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Comune di Bari, ok a bilancio 2020-2022: no a tagli per spesa pubblica

Comune di Bari, ok a bilancio 2020-2022: no a tagli per spesa pubblica

 
Redazione online

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Il Comune di Bari, corso Vittorio Emanuele 84

Il Comune di Bari

Le previsioni di spesa per l’annualità 2020 del bilancio 2020-2022 ammontano, spiega l’amministrazione comunale, complessivamente a circa un miliardo.

Martedì 08 Settembre 2020, 17:08

BARI -  Questa mattina il Consiglio comunale di Bari ha approvato il bilancio di previsione 2020-2022. Ne dà notizia il Comune precisando che «non ci saranno tagli alla spesa pubblica». Le previsioni di spesa per l’annualità 2020 del bilancio 2020-2022 ammontano, spiega l’amministrazione comunale, complessivamente a circa un miliardo. Le spese correnti, ovvero quella destinata all’organizzazione, approvvigionamento ed erogazione dei servizi alla collettività, sono pari a 496 milioni di euro per il 2020 e rappresentano il 48,63% del totale delle spese (al netto del disavanzo di amministrazione). Le spese in conto capitale, pari a 371 milioni euro, rappresentano il 36,38%; e quelle per rimborso di prestiti, pari a 3,2 milioni rappresentano lo 0,32%.
«Naturalmente - spiega l’assessore al Bilancio, Alessandro D’Adamo - nell’ottica di salvaguardare le fasce più deboli della cittadinanza, con la manovra 2020 risultano inalterate, rispetto al 2019, tutte le dotazioni di bilancio dedicate al welfare, all’istruzione, alle politiche giovanili e del lavoro, alla cultura e allo sport, avvalendosi dei numerosi contributi europei, statali e regionali messi a disposizione per fronteggiare la generalizzata crisi connessa con l’emergenza epidemiologica da Covid».
«Possiamo definire questo documento di previsione - aggiunge - un vero e proprio bilancio di 'emergenza Covid’, perché in una situazione di emergenza mondiale non potevamo far altro che dedicare tutti i nostri sforzi alla determinazione di un documento che da un lato puntasse a sostenere la spesa corrente e i servizi alla collettività, dall’altro a individuare tutti quei provvedimenti e adempimenti normativi che ci consentissero di sostenere le imprese e le attività che hanno subito, forse per la prima volta nella loro storia di impresa, un periodo di chiusura forzata così lungo».

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