È un esempio per tutti i ragazzi della sua età. Vincere una disabilità è una scommessa non facile. Se si ha volontà e una famiglia solida alle spalle che crede nel proprio figlio tutto diventa possibile. Fabio Pesce, 19 anni e mezzo è affetto dalla sindrome di Down. Tra le sue numerose attività, mancava solo il gesto di generosità. L’altro giorno ha chiesto e ottenuto di donare il sangue al Policlinico.
Oscar Pesce, suo padre, da pochi mesi in pensione, lavorava nel settore pubblicitario. Con sua moglie Tea e la loro figlia 22enne Claudia da sempre hanno la buona abitudine di donare il sangue. Originari di Bari, si sono trasferiti a Capurso alcuni anni orsono. «Fabio chiese a mia moglie di poter donare. Mi ha detto: vorrei donare il sangue per potere fare qualcosa di buono in favore di persone che non ce la fanno e hanno dei problemi». Una generosità che non teme confronti. «Abbiamo avuto un momento di esitazione. Mia moglie ha cominciato a informarsi. Inizialmente, gli stessi medici hanno manifestato qualche titubanza. La verità è che Fabio, a parte la sindrome di Down, è del tutto sano e non ha alcuna patologia».
Quindi, hanno accolto la richiesta dopo aver esaminato l’intera documentazione. Hanno aspirato una sacca di sangue. «Mia moglie e io siamo evidentemente contenti della scelta di nostro figlio. Siamo anche soci dell’associazione persone Down di Bari. Abbiamo chiesto anche a loro e sembra che nessun ragazzo down abbia mai donato sangue. Questa iniziativa ci è sembrata grandiosa da parte di Fabio».
Questo ragazzo è molto vivace e intelligente. Racconta: «Sto bene. Ho voluto donare il sangue per aiutare gli altri. Era la prima volta ed ero molto teso a dire la verità perché avevo paura, ma ora sono molto contento. Quest’anno ho acquisito la maturità all’istituto alberghiero Perotti con il voto di 97/100. Ho fatto gli esami in presenza». Il padre conferma: «Fabio è molto bravo. Ha sostenuto una bella interrogazione. E’ stata presente solo mia moglie causa limitazioni imposte dalla pandemia. È un ragazzo molto impegnato. Sta frequentando una scuola di cinema e ha già al suo attivo due cortometraggi con un bravo regista, Vito Palumbo».
Unico Down a frequentare una scuola di cinema. «Anche in quella scuola quando Fabio iniziò avevano qualche problema ma poi hanno compreso che mio figlio è volenteroso. Ha al suo attivo 4 anni di equitazione e nel 2016 si è laureato campione nazionale di equitazione per la sua classe disabili».