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Bari, Madonnella risuona con la radio di quartiere

Bari, Madonnella risuona con la radio di quartiere

 
francesca di tommaso

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francesca di tommaso

Bari, Madonnella risuona con la radio di quartiere

Paolo Romano, assessore alle Politiche giovanili

L’assessore Romano: «Sono 86 le proposte Urbis portate avanti da realtà del terzo settore che vogliono curare un bisogno del proprio quartiere»

Giovedì 30 Luglio 2020, 15:43

15:44

Che si tratti di lucciole o che si parli di lanterne, è comunque una luce di qualsivoglia natura quella che illumina l'ultimo nato tra i progetti Urbis della Città metropolitana, al via stasera nel rione Madonnella. L'evento previsto, la messa in onda di «Essere lucciole, essere lanterne», è il primo appuntamento di Radio Madonnellenberg, un’iniziativa finanziata da fondi PON Metro 2014-2020 nell’ambito di Urbis, il bando lanciato dall’amministrazione comunale per sostenere il valore di prossimità tra cittadini. Una luce tutta speciale, quindi, perché serve a dar luminosità alla web radio promossa dall’associazione Punti Cospicui e trasmessa dalla libreria Prinz Zaum. «Si tratta di una radio di quartiere, al contempo servizio culturale e sociale – spiega Clarissa Veronico, direttore artistico di Punti Cospicui -. Una radio a cielo aperto per la comunità e che allo stesso tempo fondi una comunità di ascoltatori attivi».

Sempre al quartiere Madonnella parte un altro dei progetti Urbis, dopo la pausa forzata per il lockdown, che si occupa dei ciclofattorini. «Finalmente ripartono i progetti di Urbis, un bando che ci sta dando tante conferme» dichiara soddisfatta l’assessore alle Politiche educative e giovanili, Paola Romano, presente stasera alla libreria Prinz Baum. «Urbis offre strumenti e risorse per trasformare tantissime idee utili e innovative in realtà concrete in risposta ai bisogni nuovi nati dal Covid. - spiega Romano -. Per esempio incontrarsi mantenendo le giuste distanze, oppure potenziare i ciclofattorini, che in questo periodo hanno lavorato ancor di più per portare i pasti a domicilio, così come il nuovo progetto qui a Madonnella. Urbis mira alla costruzione di comunità collaborative a scala di quartiere, un processo che presuppone per ciò stesso una forte adesione valoriale. Non a caso - continua - si ispira al principio di sussidiarietà orizzontale, ossia alla possibilità che gruppi sociali organizzati possano rispondere efficacemente ai nuovi bisogni espressi dalle realtà urbane, affiancando le istituzioni nel loro compito». Un altro esempio è l’Orto sociale al San Paolo, gestito dall’associazione Incontra e Tracce Verdi, per i senza dimora. Sostenere queste realtà dà forza ai progetti di chi vuole mettersi in gioco per prendersi cura di un pezzo della città, «consapevoli che una città diventa più forte se alimenta la coesione sociale sostenendo il protagonismo dal basso dei cittadini». In questi giorni, dunque, sempre nel quartiere Madonnella, parte il progetto «Riders on the storm - Bari», anch'esso vincitore del bando «Urbis». L'iniziativa è ideata e promossa dal circolo Zona Franka, in collaborazione con la categoria Nidil Cgil (Nuove Identità di Lavoro) e Veloservice. «Si rivolge alle nuove figure dei cosiddetti riders o ciclofattorini – spiega l'assessore - la cui presenza a Bari, durante il Covid, è cresciuta in maniera esponenziale. Un anno fa a Bari si stimavano circa 150 riders, con 3 piattaforme di food delivery, mentre oggi le piattaforme sono aumentate e con queste il numero di lavoratori sprovvisti di qualsiasi forme di tutele e diritti».

Il progetto di Zona Franka, dunque, creerebbe un luogo dove il gruppo dei riders, attualmente disgregato, possa riconoscersi in una comunità partendo dal condividere i propri momenti di pausa lavoro, tra una consegna a domicilio e l'altra. «Il coinvolgimento della Cgil nel progetto serve a garantire supporto sindacale e consulenze, oltre a sportello diritti, che la tessera del sindacato garantisce – sottolinea Romano - così da fornire, insieme all’assicurazione, una garanzia ai lavoratori, altrimenti non tutelati dalle piattaforme di riferimento. La partnership con Veloservice risponde, invece, alla problematica riscontrata relativamente all’utilizzo di mezzi propri, cicli e motocicli, che sono completamente a carico del lavoratore. Per venire incontro ai riders, e abbattere i costi relativi alla manutenzione dei mezzi, la Velostazione di Bari - continua l’assessore - è stata coinvolta come partner esterno, garantendo agevolazioni in merito alle riparazioni delle biciclette, nonché organizzando workshop per gli aderenti al progetto, così da rendere autonomi i lavoratori rispetto alla manutenzione di base». Non bastasse, in collaborazione con la Velostazione, i riders avranno la possibilità di partecipare ad alcuni laboratori di ciclomeccanica, così da rendersi autosufficienti nella manutenzione ordinaria e nella cura del proprio mezzo di lavoro, la bicicletta, in modo da potersi muovere in sicurezza e serenità durante i turni serali. Insomma, per aumentare il senso di aggregazione, tutte le molteplici attività mutualistiche e di solidarietà, i servizi esistenti e le iniziative previste dalla programmazione del Circolo Zona Franka saranno fruibili e accessibili da parte dei destinatari del progetto. .

«Sono 86 le proposte Urbis portate avanti da realtà del terzo settore che vogliono curare un bisogno del proprio quartiere - conclude l’assessore -. Tutte coinvolgono gli abitanti dal basso, con attività culturali e sociali, grazie a un investimento sull’impresa sociale di prossimità di circa 3 milioni di euro».

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