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Gazzetta e caffè anche a Triggiano

 
VITO MIRIZZI

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VITO MIRIZZI

Gazzetta e caffè anche a Triggiano

Parlano i titolari della caffetteria «Hub» di via Pertini

Lunedì 27 Luglio 2020, 15:19

TRIGGIANO - «Abbiamo dovuto spillare le pagine della Gazzetta perché non venisse smembrata dopo che è tornata a farci compagnia al bar a seguito del nulla osta delle autorità».

Gli amici al bar questa volta sono tre, uno in meno di quelli del famoso brano di Gino Paoli, ma la carica e la voglia di affermarsi non sono certo affievolite. Il lounge «Hub», in via Sandro Pertini, a due passi dall’uscita della città, direzione statale 100, è una realtà nata da due anni dove si fondono caffetteria classica, aperitivi ed eventi, nata dall’idea di tre vecchi amici con in comune la passione per questa attività.

Loro sono Luciano De Caro, Paolo Calabrese e Diego Cassano. «Siamo cresciuti tutti e tre in questo quartiere - afferma Diego Cassano - e quando abbiamo avuto l’opportunità di realizzare un’attività che è anche una nostra passione non abbiamo esitato. Questo è il nostro territorio, lo conosciamo e vogliamo continuare a lavorare per viverlo e farlo vivere».

E il connubio con il nostro giornale è costante e consolidato. «La lettura della Gazzetta durante la consumazione della colazione - continua Cassano - è un rito irrinunciabile, un accostamento che i nostri clienti cercano quasi in “automatico”. Al mattino la lettura è certamente più veloce, ma nel pomeriggio la Gazzetta viene decisamente “spolpata”».

La prova arriva in diretta. Proprio mentre dialoghiamo con i titolari di «Hub», in pieno pomeriggio, una coppia di anziani si sta dedicando alla lettura della Gazzetta, comodamente seduta a tavolino, con il refrigerio dell’aria condizionata. I titolari devono finanche chiedere la cortesia di sottrarla per qualche istante al fine di scattare la foto di rito per questa rubrica. «Abbiamo cominciato a spillare le pagine della Gazzetta - spiega Luciano De Caro - perché al pomeriggio i clienti si dividevano le pagine per poterla leggere in contemporanea. Un espediente affinchè non finisse “disintegrata” nel corso della giornata lavorativa». E il nome del locale non è stato scelto a caso, in quanto l’idea dei tre giovani titolari è stata da subito quella di creare proprio un punto d’incontro.

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