BARI - «Il Policlinico di Bari si sta per dotare di una macchina che effettua 10 mila tamponi al giorno, significa avere la possibilità di sostenere in tempi rapidissimi qualunque tipo di innalzamento di dati epidemiologici, aiutando chi deve fare la quarantena e chi deve mettere in quarantena le persone ad avere dati certi sui quali poi fondare le proprie decisioni». Lo ha annunciato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a margine della visita al cantiere del nuovo padiglione Asclepios 3 nel Policlinico di Bari.
«La rete dei laboratori che stiamo mettendo insieme - ha detto Emiliano - potrebbe riuscire in caso di necessità a superare i 10 mila tamponi al giorno, perché 10 mila solo al Policlinico più altri 5-6-7000 che già siamo in grado di fare».
Gli ospedali pugliesi «hanno superato l’ondata Covid che noi prevedevamo a 2000 contagiati e invece siamo arrivati a più di 4000 ma abbiamo retto lo stesso» ha evidenziato Emiliano, spiegando che «questa è la nuova frontiera: siccome non possiamo permetterci un nuovo lockdown totale, dobbiamo essere veloci nella diagnosi». Emiliano ha inoltre dichiarato, con riferimento al nuovo «piano Covid che presenteremo nei prossimi giorni», che la Puglia è "pronta ad affrontare il futuro. Innanzitutto abbiamo una scorta strategica di dispositivi di protezione individuale che purtroppo a febbraio al mondo non aveva nessuno. Adesso la Puglia è in grado qualche volta persino di dare una mano ad altre regioni grazie al ponte aereo che abbiamo fatto con la Cina, grazie agli aiuti che abbiamo avuto dal Patriarcato di Mosca e soprattutto grazie alla capacità che abbiamo avuto nella fase iniziale di gestire lo stock ordinario».
NUOVO PADIGLIONE POLICLINICO - Isolamento acustico, illuminazione a led, colorazione terapeutica, collegamento tv e finestra con vista: è la stanza «campione» di Asclepios 3, il primo spazio di degenza realizzato nel padiglione ospedaliero in fase di costruzione nel Policlinico di Bari.
Al sopralluogo nel cantiere, i cui lavori sono ripartiti il 24 aprile scorso dopo lo stop dovuto all’emergenza Covid e che termineranno entro l'anno, hanno partecipato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il direttore generale del Policlinico Giovanni Migliore e il rettore dell’Università Stefano Bronzini.L'edificio, 27mila metri quadri e quasi 200 posti letto, ospiterà il complesso chirurgico e dell’emergenza di cardiologia ospedaliera, cardiologia universitaria, malattie dell’apparato respiratorio universitaria, malattie apparato respiratorio ospedaliera «De Ceglie», cardiochirurgia universitaria, chirurgia toracica universitaria, chirurgia vascolare universitaria. Il padiglione prevede 40 posti letto di terapia intensiva e semi intensiva e 155 posti letto di degenza ordinaria, suddivisi in 98 stanze, anche per diversamente abili, immunodepressi o pazienti infettivi, oltre ad ambulatori, sale operatorie e aule per attività didattica. «E' un percorso di consolidamento della possibilità di offrire ai cittadini pugliesi cure di alta professionalità ed eccellenza. Asclepios 3 - ha detto il dg Migliore - è un plesso ad alta tecnologia ed entro l’anno riusciremo ad offrire ai pugliesi quello che si aspettano da molti anni». «Si tratta di un ulteriore passo per il Policlinico della Puglia, come lo chiamiamo noi - ha detto il presidente Emiliano - , perché questo è il l’hub di riferimento di tutta la regione. Il Policlinico di Puglia è un punto di riferimento che, assieme ad altri ospedali, costituisce l'ossatura della capacità di cura della regione, collegata ad un’altra funzione importantissima per il sistema sanitario regionale che è quella della formazione. Questo e il Policlinico di Foggia sono i due luoghi dove si preparano i medici pugliesi del futuro. Università, formazione e assistenza si fondono in una simbolo di efficienza e di futuro per la sanità della Puglia». «Questa è un’azienda ospedaliera universitaria - ha commentato il rettore Bronzini - e quindi al primo posto c'è la ricerca per una migliore assistenza che vuol dire anche una migliore formazione».