BARI - Una mano tesa per tanti piccoli negozi di prossimità che hanno subito la chiusura durante il lockdown per il coronavirus. È stato pubblicato ieri sul sito del Comune l'elenco dei primi aventi diritto ai contributi dal bando «Open D-Bari» e 161 esercizi stanno già avendo le loro liquidazioni dell'una tantum prevista.
«In questi giorni gli uffici hanno lavorato incessantemente per completare l’istruttoria di quante più pratiche possibili e per autorizzare così i pagamenti, nel rispetto dell’ordine cronologico di arrivo delle domande – ha spiegato l’assessore all’Innovazione tecnologica Eugenio Di Sciascio -. È già in liquidazione, per le prime 161 attività, il contributo economico di 1.500 euro, per un totale di circa 245.000 euro. Solo 13 istanze sono state finora respinte per incompletezza dei dati, ma potranno essere riformulate. Per le altre, nel rispetto dell’ordine di arrivo dell’inserimento della richiesta, sono stati già accantonati i soldi utili per i dovuti pagamenti. Nel frattempo sul portale Open stanno continuando ad arrivare richieste e ad oggi siamo ad oltre 2mila istanze di contributo. Siamo perfettamente consapevoli che le somme erogate non risolveranno certamente i problemi degli esercenti e che non restituiranno loro il tempo perduto a causa del lockdown, ma vogliamo che a tutti arrivi un nostro segnale di attenzione concreto e celere, un aiuto effettivo alla ripartenza. Proseguiremo a liquidare ulteriori contributi, nel rispetto dell’ordine di arrivo delle domande».
Dal 22 maggio, data in cui il Comune ha avviato la possibilità di effettuare richiesta per il contributo, ad oggi, sono state presentate 2014 domande. L’amministrazione ha messo a disposizione 6 milioni di euro di fondi complessivi. I contributi erogati a fondo perduto prevedono una una tantum da 1500 euro per i titolari di attività economiche operanti nei settori del commercio, dell’artigianato, della somministrazione di alimenti e bevande, sottoposte a disposizioni di chiusura in base al Decreto del Governo dell'11 marzo e 500 euro per gli esercenti del commercio ambulante titolari di concessione del Comune a svolgere la propria attività presso i mercati rionali cittadini, per non meno di tre giorni alla settimana.
In questa prima fase sono state analizzate 500 domande: 161 sono le imprese ammesse al contributo immediato, 326 quelle per cui si sta procedendo a un’istruttoria per il completamento della documentazione richiesta e in favore delle quali è stata accantonata la somma di 488.000 euro, 13 le imprese escluse per irregolarità ma che potranno ripresentare la domanda.
«Queste risorse rappresentano un’iniezione di fiducia nei confronti delle nostre attività di vicinato, l’anima dei nostri quartieri e della città – mette in evidenza l’assessora allo Sviluppo economico Carla Palone -. Si tratta di fondi che ognuno potrà destinare a quello che ritiene più opportuno, in base alle necessità dell’attività o alle difficoltà che sta affrontando in questi primi giorni di ripresa. Sappiamo che la crisi non è ancora passata e che, nonostante le riaperture, la situazione è ben lontana dal tornare quella che era prima ma chiediamo a tutti di stringere i denti e di non mollare perché, seppure con nuove regole e con qualche sacrificio, stiamo ripartendo e Open è la misura con cui vogliamo tornare a vivere Bari come una città aperta. C’è ancora spazio per nuove domande: i primi pagamenti servono anche a convincere i più scettici che la nostra intenzione di sostenere il commercio barese è concreta».
Unica voce fuori dal coro il consigliere pentastellato Antonello Delle Fontane che polemizza sui tempi e modalità di erogazione dei fondi.