Chiusura di tutte le attività commerciali, ad eccezione di farmacie e parafarmacie, nei giorni 12 e 13 aprile in cui ricadono i festeggiamenti di Pasqua e Pasquetta. E’ il contenuto dell’ordinanza firmata dal sindaco di Bari, Antonio Decaro, e trasmessa al prefetto, «in vista - spiega una nota del Comune - del prevedibile e incontrollato afflusso di persone presso le strutture di vendita durante le giornate di festa».
«Non è necessario fare la spesa ogni giorno, così come non è necessario farla durante i giorni di festa - dice Decaro -. Purtroppo è triste pensare ai giorni di Pasqua senza pranzo di famiglia o scampagnate ma questo è il momento della responsabilità. Spero che anche i lavoratori delle strutture di vendita, che non si sono fermati un giorno in queste settimane per permettere a noi di vivere più sereni, possano trascorrere due giorni di festa e riposo a casa con i propri cari».
LE PAROLE DELLA PREFETTA BELLOMO - «Pasqua e Pasquetta non possono essere l’occasione per abbassare la guardia, per incontrarsi in famiglia, per violare le disposizioni che continueranno fino al 13 aprile. E’ importante che la gente capisca e condivida questo obiettivo perché è il comportamento individuale che può incidere sulla salute di tutta la cittadinanza». Lo ha detto la prefetta di Bari, Antonia Bellomo, durante le operazioni di sbarco nell’aeroporto di Bari del carico di dispositivi di protezione per fronteggiare l’emergenza coronavirus arrivati dalla Cina e destinati alla Regione Puglia.
Parlando dei controlli, la prefetta ha detto che "continueranno e saranno intensificati perché riceviamo segnalazioni di episodi che ci fanno capire che ancora i cittadini non hanno compreso quanto è importante rispettare le regole che il Governo ci ha indicato. I dati sanitari ci confortano e ci dicono che i controlli stanno funzionando, ma vogliamo che i cittadini percepiscano quando è importante il loro comportamento».
Dal 26 marzo nel territorio provinciale di Bari sono state denunciate quattro persone per epidemia colposa e inosservanza del divieto assoluto di allontanarsi dalla propria abitazione o dimora per le persone in quarantena perché risultate positive al virus e altre 2.038 sono state sanzionate per essersi allontanante dalla propria abitazione senza un motivo valido. "Non abbiamo fatto una statistica di categorie - ha detto Bellomo - ma la mia percezione è che i giovani abbiamo preso molto sul serio le prescrizioni anche perché è in pericolo il loro futuro. Accade spesso che siano gli anziani a non rassegnarsi che non si può uscire di casa».