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Bari, fuori casa per amore al tempo del Covid 19: denunciato 17enne

 
Luca Natile

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Luca Natile

Foggia, sorpresi a bere birra, altri in giro con in gruppo con amici: denunciati a Foggia. In tutta Italia circa 7mila casi

Sorpreso mentre «sconfinava» da San Pasquale a Picone

Sabato 21 Marzo 2020, 16:53

BARI - L’amore ai tempi del colera e altre vicende di birra e di droga. Contrariamente all’infinita storia d’amore tra Florentino Ariza e Fermina Daza, che attende 51 anni, 9 mesi e 4 giorni per concretizzarsi, nel romanzo di Gabriel García Márquez, quella tra due giovani studenti liceali di 17 anni (lui) e 16 (lei), ai tempi del coranavirus, ha cercato di bruciare le tappe e di ignorare i divieti. A mandare in fumo l’appuntamento clandestino tra i due fidanzatini, separati dal decreto #IoRestoaCasa per il contenimento della pandemia Covid-19, è stata una pattuglia della sezione Volanti dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura che ha sorpreso il giovane innamorato mentre, quatto quatto e con fare assai guardingo, annunciava attraverso il citofono, con scampanellata ritmica stile codice Morse, il suo arrivo alla prediletta in trepidante attesa. Una relazione consumata tra Picone e San Pasquale che ha sfidato la stretta sulle misure di distanziamento sociale decise per fermare la crescita dei contagi. Anche se si abita ad un quartiere di distanza, si sa «La lontananza, è come il vento spegne i fuochi piccoli, ma accende quelli grandi...» (testo Modugno-Bonaccorti) e nulla, neppure Whatsapp, Facebook, Instagram, Twitch, Tik Tok e financo Skype possono sostituire un bacio (alla francese, a stampo, all’eschimese, aspirato, dell’angelo o del vampiro, fate un po’ voi).

Insomma «flirtare» sul web non è la stessa cosa che dal vivo e in carne e ossa. Così i due fidanzatini avevano studiato il piano perfetto: lui era riuscito a procurarsi dei buoni spesa (con annesso regalo per cumulo punti), ancora più preziosi in tempi di come questi, e aveva fatto in modo da farli giungere all’amata. Lei li aveva consegnati ai genitori con un monito «Vanno consumati entro domani o non varranno più nulla». Detto fatto, mamma e papà ignari, il giorno dopo, sono montati in auto, partendo alla volta del centro commerciale e lasciando da sola in casa la figliola. «Sono andati via, puoi venire» ha whatsappato la sedicenne. Tutto è sembrato filare liscio come l’olio fino a quando il giovanotto, dopo aver citofonato e poco prima di entrare nell’androne del palazzo dove vive la fidanzatina non è stato fermato dalla Polizia. Gli agenti lo aveva seguito mentre con fare sospetto, a volte rasente i muri nella speranza di non essere visto, si muoveva percorrendo l’ultimo isolato. Il tête-à-tête a carattere intimo e riservato non è stato giudicato motivo di «comprovata necessità» ed è scattata la denuncia «senza se e senza ma».

Il numero degli infetti purtroppo a Bari e provincia continua a crescere. La cosa sembra lasciare indifferenti gli irriducibili del «#iomenefrego» che continuano a cercare quella promiscuità, spesso clandestina, che è il terreno di coltura del virus. Molti sono i ragazzi pronti a sfidare la pandemia come il diciassette (un altro) che gli agenti delle Volanti hanno seguito fin dentro un circolo ricreativo a due passi dalla Questura. Con due amici, rispettivamente di 28 e 22 anni, aveva organizzato una passatella con la birra, gioco da osteria di antiche origini (ne parlano anche Catone ed Orazio), diventato parte della baresità più spinta. Il minorenne e i suoi due amici sono stati denunciati, il circolo chiuso. Nella rete dei controlli è finito anche un 22enne del Gambia fermato al Libertà in bicicletta e con 683 grammi di marijuana nello zaino, materiale per il confezionamento delle dosi e un coltellino a serramanico. Il migrante è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio con la cosiddetta «aggravante coronavirus». Gli è stata infatti contestata la violazione al combinato disposto dai Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 e del 9 marzo scorsi. Droga, coltello e bicicletta sono finiti sotto sequestro così come la Vespa a cavallo della quale una donna di 42 anni con precedenti per reati di droga, ha forzato un posto di blocco al quartiere Libertà per sottrarsi a un controllo. È stata inseguita, bloccata e denunciata per resistenza a pubblico ufficiale e violazione delle misure anti pandemia. Lo scooter non aveva la copertura assicurativa.

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