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Papa a Bari, città blindata: tre zone rosse, aree off limits per auto e pedoni

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

Papa a Bari, città blindata: tre zone rosse, aree off limits per auto e pedoni

Alcune indicazioni sui provvedimenti che saranno adottati in occasione della visita del Pontefice: lui sarà poche ore ma l'evento Cei durerà 5 giorni

Venerdì 07 Febbraio 2020, 12:51

12:55

BARI -Un intenso momento di fede, ma anche un appuntamento di fondamentale importanza politica. Bari si prepara ad accogliere papa Bergoglio, domenica 23 febbraio, al culmine dell’incontro di spiritualità «Mediterraneo frontiera di pace» organizzato dalla Conferenza episcopale italiana a partire dal 19 febbraio. Un evento di straordinaria portata ecumenica, destinato a mettere insieme tutti i protagonisti della cristianità che si affacciano sul Mediterraneo. Inevitabile l’allarme sicurezza.

Una minaccia reale - Un’ansia collettiva che irrompe anche nel cuore della macchina organizzativa, il Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza tornato a riunirsi ieri mattina nella Prefettura barese. Il prefetto, i vertici delle forze di polizia, l’amministrazione comunale ma anche il capo della Gendarmeria Vaticana e il dirigente dell’Ispettorato Vaticano. La tensione internazionale s’avverte anche a queste latitudini. Esattamente come per il G7 dell’Economia, il capoluogo pugliese si prepara ad adottare misure eccezionali. Gli occhi del mondo, nel bene e nel male, saranno puntati su di noi e sulla nostra capacità di garantire serenità ai lavori in programma tra meno di due settimane. Prepariamoci dunque a una città blindata fin dal 19 febbraio poi, in maniera eccezionale, da sabato sera, 22, fino a domenica 23. Un capoluogo che ha davanti una grande sfida: tenere insieme la serenità dei lavori di cardinali, vescovi e patriarchi all’interno della Basilica di San Nicola, a Barivecchia, la qualità della vita di residenti e operatori economici del centro cittadino, dove papa Francesco celebrerà la messa, e la festa di migliaia di fedeli in arrivo in Puglia.

Le aree off limits - Entrando nel vivo dell’ordinanza prefettizia, sono tre le aree urbane proibite ad automobili e pedoni (sì, anche i pedoni). Vediamole.

Aree di massima sicurezza - Sono le zone di massima sensibilità, interamente delimitate, quelle dove saranno presenti Bergoglio, i religiosi e i fedeli. L’Area 1 è quella interna alla Basilica di San Nicola, dove saranno presenti soltanto il papa, i cardinali, i vescovi e i patriarchi in occasione dell’incontro religioso che si svolgerà a porte chiuse. L’Area 2 va da largo Urbano II a piazza San Nicola dove sosteranno alcuni fedeli in attesa di incontrare il pontefice. L’Area 3 tra piazzale Cristoforo Colombo, lungomare Imperatore Augusto, piazza IV Novembre, corso Vittorio Emaniele fino all’intersezione con via Marchese di Montrone e l’intera piazza Massari. In queste zone di massima sicurezza sono vietate manifestazioni pubbliche, l’accesso di autoveicoli e l’ingresso di pedoni. L’unico accesso pedonale consentito, attraverso alcuni varchi presidiati, è quello nell’Area 2 di un limitato numero di fedeli (individuati preventivamente).

Né persone né automezzi anche nell’Area 3, interamente transennata, che sarà percorsa dal pontefice. In corso Vittorio Emanuele fino a via Marchese di Montrone e in piazza Massari, invece, sarà consentito l’accesso - sempre attraverso i varchi - ai residenti (previa esibizione di un documento di identità che attesta la residenza), ai titolari di esercizi commerciali e (in numero limitato) ai fedeli.

Area riservata - È stata poi individuata una cosiddetta «zona cuscinetto», un perimetro immediatamente prossimo ai luoghi dove sarà presente il papa, una sorta di fascia di protezione. Anche qui varchi presidiati dalle forze dell’ordine, pedoni e automobili controllati con il metaldetector.

Aree di rispetto - Sono tutte quelle porzioni urbane non direttamente interessate all’evento ma contigue all’anello di protezione: qui le limitazioni saranno di natura più lieve, sia pure nella più complessa cornice di sicurezza.

Qualche disagio, insomma, per baresi e non. Ma non dimentichiamo la scintilla che ispira l’incontro voluto dalla Cei, perché la Chiesa italiana «ha deciso di non unirsi al coro dei profeti di sventura, per riconoscere invece che qualcosa di nuovo può e deve nascere anche nell’area mediterranea. Un segno fin troppo eloquente è dato dalla testimonianza dei tanti martiri mediterranei di ieri e di oggi: costituiscono il trionfo dell’amore sull’odio, del dialogo sul fondamentalismo, della giustizia sull’iniquità».
(cro. ba.)

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