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Bari, quattro furti al giorno, ma il trend è in calo

 
Luca Natile

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Luca Natile

Il territorio è al 49esimo posto per quanto riguarda i reati predatori

Domenica 19 Gennaio 2020, 10:00

Nel bilancio delle imprese del commercio, sono riportati sotto la voce «oneri fissi». Abusivismo, contraffazione, taccheggio ma soprattutto furti e rapine sono fenomeni criminali che continuano a pesare in maniera insopportabile sulla situazione patrimoniale, finanziaria ed economica del mondo del commercio barese in difesa del quale la Questura si muove ogni giorno con una attività di controllo e prevenzione che nell’ultima settimana ha portato a cinque arresti e una denuncia. Nel corso del 2018 a Bari e provincia sono stati consumati complessivamente 1.394 furti all’interno di esercizi commerciali, ovvero 3,8 ogni 24 ore, dato che pone quella barese al 49mo posto nella classifica delle 107 province italiane. Nel 2017 nella graduatoria delle «province più pericolose» stilata sulla scorta dei dati forniti dal dipartimento di Pubblica Sicurezza del ministero dell’Interno, che ogni anno fotografano unicamente i delitti «emersi» in seguito alle segnalazioni delle forze di polizia, i furti denunciati erano stati 1.564 e avevano collocato Bari nella medesima posizione di classifica, 49ma.

In base ai primi dati diffusi dalla Questura e riferiti al 2019, nella sola città di Bari ci sarebbe stata una riduzione generale dei furti (-26 per cento) e delle rapine (-39 per cento). Un andamento oscillante, che ha visto negli ultimi anni, per fortuna, una flessione dovuta anche al lavoro di prevenzione e di contrasto alla cosiddetta «criminalità da strada». Negli ultimi dieci giorni, ad esempio, gli uomini della Sezione Volanti dell’Ufficio di prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura, hanno arrestato con l’accusa di furto o tentato furto aggravato ai danni di attività commerciali, cinque persone e denunciato una sesta. I primi a finire in manette sono stati due cittadini marocchini, di 28 e 25 anni, entrambi senza fissa dimora. I poliziotti li hanno fermati poco dopo aver tentato di scassinare, nel cuore della notte, la porta di ingresso di un negozio di fiori, in via Melo. La notte seguente è stata la volta di due baresi, rispettivamente di 31 e 22 anni, con piccoli precedenti, bloccati in via Crisanzio mentre tentavano di allontanarsi con due borse cariche di bottiglie di vino e di liquori, appena trafugate dalla cantina di un ristorante caffetteria. Valore del «bottino» superiore ai 1000 euro. Il quinto «predone» finito in manette è un cittadino georgiano di 36 anni incensurato, bloccato nel pomeriggio in via Santa Caterina. Pochi minuti prima dallo store MediaWorld aveva portato via uno zaino per pc del valore di 50 euro insieme ad un computer portatile della Apple del valore di 1.750 euro. È stato invece denunciato in stato di libertà un cittadino barese di 39 anni, già noto alle forze dell’ordine, bloccato dopo aver rubato due zaini dall’abitacolo di un furgone lasciato in sosta all’incrocio tra via Nicolai e Piazza Umberto.

Secondo un’indagine della Confcommercio , realizzata con il supporto di GfK Italia (istituto di ricerca su mercato e consumatori) l'aggressione della criminalità sta provocando sui fatturati delle imprese che operano nel mondo del commercio perdite di milioni di euro di fatturato. Un passivo al quale vanno aggiunte le spese per «la difesa», dalla guardiania ai sistemi di allarme. L'indagine, realizzata utilizzando la tecnica dell'invito a compilare un questionario via web ha permesso di stabilire che circa un imprenditore su tre, ha percepito nel corso degli ultimi anni un peggioramento nei livelli di sicurezza rispetto e quasi uno su quattro ha avuto esperienza diretta o indiretta con la criminalità. Il dato si accentua tra i venditori su aree pubbliche, forse i più esposti. La percezione sull'andamento della criminalità fa riferimento in particolare ai reati come estorsione, usura, furto, rapina, contraffazione e abusivismo.

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