BARI - Una riunione per fare il punto con i partiti che lo sostengono, e prepararsi ad affrontare la campagna elettorale per le Regionali. Le polemiche degli ultimi giorni, con Renzi e Calenda pronti a schierare un candidato 'anti-Emiliano', non fermano il governatore uscente, che a una settimana dalle primarie del centrosinistra, ha convocato un incontro nella sede del Pd in via Re David, con i rappresentanti di quella che lui stesso ha ribattezzato la 'coalizione della Puglia'.
Presenti Sinistra Italiana, Partito Democratico, Mdp-Articolo 1, Realtà Italia, I Popolari, Puglia Popolare, PSI Partito Socialista Italiano, Italia dei Valori, Noi a Sinistra x la Puglia, Italia in Comune, Centro Democratico, Verdi, SD Socialdemocratici, Puglia con Emiliano, Iniziativa Democratica, Europa Più, Emiliano Sindaco di Puglia, Democrazia Cristiana, Senso Civico, “Con” e Movimento Animalista.
«Non ho sentito pugliesi che sono disponibili a questa ipotesi. Sono assolutamente certo che queste polemiche non hanno una radice pugliese ma hanno un problema politico nazionale da risolvere. E’ più un problema di Zingaretti e del Pd che nostro, noi lo subiamo. Se il problema della pacificazione tra Italia Viva e il Governo deve passare dalla Puglia, sono disposto a dare una mano». Così il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, commenta la posizione assunta da Matteo Renzi, leader di Italia Vita, che ha annunciato una candidatura alternativa rispetto a quella di Emiliano per le prossime elezioni regionali di primavera in Puglia.
«La questione - secondo Emiliano - non è assolutamente pugliese, non ha niente a che vedere con la Puglia. E’ una questione nazionale. Evidentemente Italia Viva ha nei confronti del governo nazionale problemi che hanno determinato Italia Viva ad aprire una vertenza politica e quindi dubito che ci sia qualche pugliese che vada fino in fondo in questa storia, perché non ha fondamento politico locale». Per Emiliano «bisogna ricucire a Roma, non è una questione pugliese. I pugliesi stanno tutti qua, in questa coalizione. Non c'è conflitto di merito».
«L'accusa che mi viene rivolta di essere la punta avanzata della teoria che cuce Pd, M5S e sinistra è fondata - ha aggiunto - : sono stato l’antesignano di questa alleanza che è quella che sostiene il governo in carica, nella quale almeno Renzi sicuramente si riconosce».
«Tutti i militanti del centrosinistra saranno coinvolti e quelli particolarmente capaci lo saranno ancora di più. Mi auguro che Dario Stefàno ci dia una mano. D’altra parte non sono tante le competenze come la sua in materia agricola, quindi se ci darà una mano io sarei davvero felice». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a margine della prima riunione del tavolo del centrosinistra dopo le primarie in vista delle elezioni regionali di primavera, rispondendo alla domanda dei giornalisti sul possibile coinvolgimento del senatore del Pd, Dario Stefàno, nella scrittura del nuovo Programma di sviluppo rurale.
L’agricoltura, infatti, è una delle questioni con riferimento alle quali saranno creati «coordinamenti specifici» finalizzati alla redazione del programma durante la campagna elettorale «per intervenire sui problemi dell’agricoltura dei quali dobbiamo farci carico e rispetto ai quali abbiamo fatto ammenda».
«Vogliamo dare al nuovo Psr una caratteristica: difendere i piccoli e medi produttori nel rapporto con la grande industria e la grande distribuzione, - ha spiegato Emiliano - quindi creare filiere del valore che dal prodotto arrivano alla commercializzazione e alla trasformazione senza lasciare al loro destino i piccoli produttori».
«Nella scrittura del programma saranno coinvolti soprattutto quelli che sono arrabbiati con noi, cioè tutti quelli che hanno qualcosa da dirci e hanno voglia di dircela e io spero che siano tanti. Spero di avere tante critiche e rimproveri da chi vorrà, in questo modo, correggere la nostra attività. Questa regione ha fatto passi avanti in questi anni che sono sotto gli occhi di tutti ma non basta». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a margine della prima riunione del tavolo di centrosinistra in vista delle regionali di primavera.
«In questi cinque anni - ha detto - ci sono stati molti conflitti, battaglie durissime che hanno provocato tante tossine. Era inevitabile che queste battaglie ci dividessero in qualche caso, perché noi non siamo una coalizione finta, questa è una coalizione basata sul consenso reciproco, ognuno di noi crea il presupposto per avere il consenso degli altri, non c'è nessuno che ubbidisce e non c'è nessuno che comanda».
«Non risponderemo a nessuna polemica, a nessun attacco. Non vogliamo fare politica con la negatività. Chi in questo momento ancora ha delle perplessità - ha aggiunto Emiliano - è ben accolto se ha elementi positivi da offrirci, da regalare alla Puglia. Non parleremo più neanche tecnicamente di centrosinistra, ma di 'coalizione della Puglià, perché il centrosinistra è generosamente impegnato a costruire qualcosa che vada oltre se stesso, non con i trasformismi come qualcuno sostiene, ma con il programma e la determinazione a fare insieme le cose».