BARI - Teatro Piccinni verso l’attesa riapertura. A poco più di un mese dall’inaugurazione ufficiale del teatro comunale, fissata per il 6 dicembre - a dieci anni esatti dal debutto del Petruzzelli rimesso a nuovo - stanno andando a posto gli ultimi tasselli del prezioso mosaico rappresentato da restauro e ristrutturazione. Poltroncine e ultimi arredi - stanziati dal Comune 150mila euro - ormai di prossima installazione, nel frattempo sono tornati a nuova vita i locali del sottotetto dello storico contenitore, circa 400 metri quadri di superficie risalente all’epoca di costruzione del teatro, finalmente recuperati e disponibili per l’organizzazione di eventi aperti alla città.
L’ambiente del sottotetto, un tempo utilizzato come semplice deposito in cui venivano stoccati materiali di scena, costumi e tutto ciò che veniva utilizzato per le rappresentazioni teatrali, oggi è accessibile direttamente da due nuove scale interne (una delle quali dotata di ascensore). Nel corso dei lavori poi sono stati installati anche nuovi impianti di illuminazione e di climatizzazione, mentre sono stati realizzati dei servizi igienici a disposizione del pubblico. «L’ammodernamento di questi spazi ci consentirà di organizzare eventi e mostre completamente indipendenti dalla vita del teatro, anche perché una delle due scale è accessibile attraverso una porta che si affaccia direttamente nell’atrio di Palazzo di Città», spiega l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso. «La versatilità di questo spazio, oltre al fascino storico e all’effetto visivo determinato dalle grosse travi in legno che ne sottolineano la profondità, lo rende particolarmente prezioso in vista di esposizioni e manifestazioni di ogni genere», aggiunge.
«Il nostro lavoro per il recupero di tutti i contenitori culturali della città continua e, uno alla volta, stiamo riportando in vita spazi che non solo vogliamo riempire di attività ma anche e soprattutto far conoscere a più di una generazione di baresi che non vi ha mai avuto accesso prima», commenta poi l’assessore alle Culture, Ines Pierucci.
Il più antico teatro del capoluogo, dal 2011, è stato oggetto di infiniti lavori di ristrutturazione - complici un contenzioso ed alcuni ritrovamenti archeologici - che si sarebbero dovuti concludere nel 2014, ma giungono a compimento solo ora. Costo complessivo dell’intervento oltre 18 milioni, per una ristrutturazione destinata a restituire al teatro la capienza massima 775 posti ma sopratutto il suo antico splendore, non senza curare i principali aspetti relativi agli impianti tecnologici e alla sicurezza.