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Ministro Provenzano a Mola di Bari: «A lavoro con Conte per un piano Sud»

 
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Bari,  ministro Provenzano in Fiera: «Per il Sud cruciale il rapporto con l'Europa»

«Investire al meridione fa bene a intero Paese. Non è causa persa». Intesa San Paolo propone investimento di 30 mld al Sud

Mercoledì 09 Ottobre 2019, 14:59

18:11

BARI - «Con il presidente Conte siamo al lavoro sul Piano Sud, e lo presenteremo nei prossimi giorni, per rilanciare il Piano di investimenti per il Sud che è un piano per l’Italia. Investire al Sud fa bene all’intero Paese, all’imprese del centro nord, è un capovolgimento del paradigma di questi anni, ma abbiamo il fattore tempo con cui fare i conti, l’investimento buono deve essere fatto nei tempi giusti e per il Mezzogiorno questo tempo era ieri. Questa urgenza ve la voglio trasmettere, perchè non riguarda solo la politica, ma riguarda tutti noi. Dobbiamo fare un cambio di passo sugli investimenti». Lo ha detto il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, partecipando telefonicamente ad una tavola rotonda di Intesa Sanpaolo e gruppo Angel a Mola di Bari. «La vera innovazione da compiere - ha detto - è sul metodo, non basta solo mettere fondi in bilancio ma dobbiamo stabilire come cadono e a chi arrivano, su questo dobbiamo lavorare tantissimo. Il Piano Sud sarà soprattutto un metodo per rafforzare la capacità progettuale. Il Sud non è una causa persa e la Puglia è stata sempre un riferimento».

«Quando sono venuto a incontrarvi la prima volta ho cercato di capire cosa stava facendo la differenza e credo che a fare la differenza sia l'ecosistema che state mettendo in piedi: aziende che scambiano competenze con l’università, con il mondo della ricerca, con le istituzioni. Penso che dobbiamo lavorare a rafforzare questi ecosistemi». Lo ha detto il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, partecipando telefonicamente ad una tavola rotonda con Intesa Sanpaolo e gruppo Angel per la presentazione della start up Matipay nella sede del gruppo a Mola di Bari.

«Ieri - ha detto ancora - ho incontrato Gaetano Manfredi (rettore dell’università Federico II di Napoli, ndr) e ho parlato con lui delle università del Sud, sulle quali non voglio buttare la croce: dobbiamo capire come farle funzionare e come farle entrare nella programmazione europea. Una delle missioni dei prossimi anni è il trasferimento tecnologico».

«Due cose mi colpiscono in questa realtà e che da Mola di Bari parlano all’Italia - ha detto ancora -: il coraggio, le aziende del Sud hanno bisogno di supporto e della leva pubblica che troppo spesso è mancata, ma anche di iniezioni di coraggio per crescere e inserirsi nei mercati internazionali e anche di compiere i giusti passaggi generazionali». «Si può arrivare su Marte e fare finanza - ha concluso - se c'è questo ecosistema accogliente che, anche attraverso un sistema di infrastrutture che funziona, dà l’opportunità di sperimentare a molti giovani il diritto a restare. In Cina chiamano 'tartarughe marinè le persone che hanno fatto esperienza all’estero e che poi trovano le ragioni, gli stimoli e le opportunità per tornano e hanno fatto grande quel paese. Questo deve essere un pò il nostro orizzonte per il Sud».

INTESA SAN PAOLO: IN ARRIVO 30 MLD AL SUD - «Noi abbiamo immaginato di fare una proposta a questo territorio mettendo a disposizione 30 miliardi di euro nei prossimi 2 anni per investimenti». E’ quanto ha detto il Consigliere delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, intervenendo a Mola di Bari ad una iniziativa per presentare l’investimento nella start up di Matipay, per i pagamenti digitali nelle vending machine, nella quale il gruppo ha investito 7 milioni di euro.

Fare questo intervento, ha proseguito Messina, «significa finanziare le famiglie e le imprese che vogliono investire su questo territorio, quelle imprese che vogliono dedicarsi a investimenti infrastrutturali e questo, abbinato all’azione del Governo, può accelerare la crescita».

«Negli ultimi 10 anni - ha detto ancora - si sono persi 23 miliardi di euro di investimenti al Sud, 70 miliardi nell’intero Paese. L’impegno di Intesa è mettere a disposizione molto più di quanto si è perso negli ultimi dieci anni. Noi vogliamo fare in modo in due anni, se esiste il potenziale di domanda da parte delle aziende, di aiutarle a ricostruire quello che si è perso. Se il Sud non accelera non è solo l’Italia a non accelerare, ma l'Europa».

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