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Bari, alla mensa dell'asilo addio plastica: si beve acqua del rubinetto

 
Antonella Fanizzi

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Antonella Fanizzi

Bari, alla mensa dell'asilo addio plastica: si beve acqua del rubinetto

L'assessore Romano: «Vogliamo valorizzare la risorsa idrica ed educare i bambini»

Sabato 14 Settembre 2019, 09:57

Tutte le cisterne per l’accumulo dell’acqua potabile sono state controllate e sanificate. Sono inoltre state effettuate le verifiche sul corretto funzionamento della rete idrica interna e dei rubinetti per rimuovere eventuali residui e impurità. Gli uffici sono ora al lavoro per individuare la soluzione più efficace: caraffe al centro della tavola oppure borracce riutilizzabili da consegnare ad ogni alunno iscritto nelle classi a tempo pieno.
La svolta green delle mense scolastiche continua con una nuova rivoluzione pronta al debutto: le bottiglie usa e getta saranno eliminate per far posto all’acqua del rubinetto.

La mensa diventa completamente a impatto zero: alimenti biologici, pietanze trasportate con furgoncini elettrici e servite su piatti biodegradabili e, a breve, anche l’addio alla plastica.
Spiega l’assessore alle Politiche educative e giovanili, Paola Romano: «Dallo scorso anno i nostri bambini non usano più posate, piatti e bicchieri di plastica. Da quest’anno vogliamo invece valorizzare un bene pubblico, sicuro e troppo spesso sottovalutato. È stata conclusa la fase della bonifica delle vasche collegate alle autoclavi. Siamo pronti per introdurre l’acqua che scorre dai rubinetti, in accordo con la Ladisa, la ditta che si è aggiudicata l’appalto».
La novità sarà accompagnata da una serie di incontri aperti alle famiglie. L’assessore aggiunge: «Andremo nelle classi per spiegare agli alunni il valore dell’acqua dell’Acquedotto pugliese, che ha valori migliori di quella venduta nella plastica. Ne approfitteremo per raccontare la storia del nostro Acquedotto, per parlare dell’importanza della risorsa idrica, della lotta allo spreco. Vogliamo condividere questo percorso con i genitori. Eliminare le bottiglie dalle tavole apparecchiate nei refettori delle scuole vuol dire educare i giovani al rispetto dell’ambiente attraverso gesti concreti, educare al risparmio e alla tutela della salute».

La sfida è stata lanciata: i bidoni per la raccolta differenziata della plastica negli istituti scolastici di competenza del Comune, e cioè materne e elementari, dovranno restare vuoti.
Il servizio, per chi ha fatto domanda, partirà lunedì 30 settembre in quelle scuole che sono in grado di attivare da subito il tempo pieno. L’avvio sarà certamente in salita: mancano all’appello sia molti docenti sia alcuni bidelli, fondamentali per far funzionare gli istituti fino al pomeriggio.

Il servizio di refezione di Bari, gestito dalla Ladisa, è stato inserito nell’elenco nazionale delle mense biologiche italiane. Conclude Paola Romano: «Sin dal nostro insediamento portiamo avanti l’impegno di offrire agli alunni delle nostre scuole menù bilanciati con prodotti locali, biologici e a filiera corta, convinti che le buone abitudini alimentari siano un fattore determinante per la salute e il benessere fin dall’infanzia. Imparare a mangiare bene è fondamentale per evitare malattie come l'obesità o il diabete. Insegnare ai bambini i corretti stili di vita vuol dire fare prevenzione in particolare nei confronti delle malattie cardiovascolari».
Il ministero per le Politiche agricole, alimentari e forestali ha riconosciuto alla refezione scolastica del Comune di Bari il sigillo di «mensa di eccellenza» proprio per la qualità e la tracciabilità dei prodotti biologici utilizzati.

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