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Bari, il Teatro Petruzzelli è del Comune, respinta istanza famiglia Messeni Nemagna

 
Redazione online

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Teatro Petruzzelli, corso Cavour 12 Bari

Il tribunale del capoluogo ha lasciato intatta la delibera comunale del 2010

Venerdì 05 Aprile 2019, 09:03

12:27

Il teatro Petruzzelli è di proprietà del Comune di Bari. È la conseguenza, in estrema sintesi, della sentenza emessa nel pomeriggio dal Tribunale civile di Bari che, rigettando tutte le eccezioni e le osservazioni della famiglia Messeni Nemagna, ha lasciato intatta la delibera comunale che, nel 2010 stabiliva la proprietà del teatro in capo al Comune. La famiglia aveva tra l’altro chiesto l’annullamento della delibera, ma il Tribunale non ha accolto l’istanza per ragioni processuali.

In particolare, nel 2010 con quella delibera, il Comune in autotutela aveva revocato l’adesione al protocollo d’intesa siglato nell’autunno 2002 davanti all’allora ministro dei Beni culturali, Giuliano Urbani. Tale protocollo prevedeva l’obbligo contrattuale della appena costituita Fondazione Petruzzelli di pagare tutti i conti della ricostruzione del teatro (distrutto da un incendio nel 1991) e di gestire in cambio il politeama per 40 anni, pagando un canone di 500 mila euro l’anno ai Messeni Nemagna, proprietari della struttura. Tirandosi fuori dal protocollo il Comune si riappropriava così del teatro perché, come prevedevano i precedenti accordi ottocenteschi, i proprietari non avevamo provveduto alla ricostruzione dopo l’incendio, che era stata invece fatta interamente con fondi pubblici.
Il processo che si è definito oggi in primo grado, e che riunisce tre differenti procedimenti, vede contrapposti da decenni da un lato la famiglia Messeni Nemagna, dall’altro il Comune, la Città Metropolitana di Bari, la Regione, la Fondazione, la presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dei Beni culturali e una class action di centinaia di cittadini baresi (le cui richieste sono state ritenute improcedibili) che chiedevano che il teatro fosse dichiarato di proprietà della città.

LA POSIZIONE DEL LEGALE DELLA FAMIGLIA - «La famiglia Messeni Nemagna è vittima di un nuovo esproprio di fatto, ma non c'è ancora una parola definitiva sulla proprietà. Quella di ieri è una non sentenza perché non entra nel merito di nessuna domanda. Come si fa a dire che il teatro è del Comune sulla base di questa sentenza?». Così l’avvocato Ascanio Amenduni, co-difensore dei Messeni Nemagna che fecero costruire il politeama, commenta la sentenza emessa ieri dal Tribunale Civile sul teatro Petruzzelli, con la quale in sostanza si riconosce la proprietà pubblica del teatro.
La questione al centro della sentenza è quella relativa alla validità della delibera comunale del 2010 che, dichiarando nullo il precedente protocollo d’intesa del 2002, stabiliva la proprietà del teatro in capo al Comune. Il protocollo del 2002 attribuiva alle parti pubbliche le spese di ricostruzione del teatro dopo l’incendio del 1991 che lo aveva distrutto e dava alla Fondazione Petruzzelli l’onere della gestione in cambio di un canone alla famiglia proprietaria.
L’avvocato Amenduni ricorda che anche la validità di quell'atto del 2002 è ancora in piedi ed è pure oggetto di un altro contenzioso che si discuterà il prossimo 31 maggio dinanzi alla Corte di Cassazione.

Intanto il legale annuncia che la sentenza di ieri sarà impugnata in Appello e «valuteremo - dice - se parallelamente a questo atto di Appello promuoveremo un eventuale altro giudizio di rivendicazione».
L’avvocato Amenduni si rivolge però anche alla politica nazionale, ritenendo la «totale e imperdonabile latitanza del legislatore in questa vicenda», e ricordando che dopo l'esproprio del 2006, poi annullato dalla Corte Costituzionale, "la storia procede in modo anarchico sui tavoli dei giudici», mentre invece «per dipanare la situazione servirebbe un nuovo tavolo tecnico presso il Ministero».

DECARO: I GIUDICI HANNO DETTO CHE E' DEI CITTADINI - «Abbiamo avuto una prima sentenza, una sentenza molto complicata, che per fortuna sancisce una cosa fondamentale: che il Petruzzelli è dei baresi, è stato ricostruito con i soldi pubblici e quindi è giusto che sia riconosciuta la proprietà alla città di Bari. Però è una prima sentenza, quindi aspettiamo fiduciosi il prosieguo della causa del contenzioso». Lo afferma il sindaco di Bari, Antonio Decaro, commentando con i giornalisti la sentenza del Tribunale civile di Bari che ieri ha dichiarato inammissibili tutte le domande della famiglia Messeni Nemagna, originari proprietari del teatro, confermando così la validità della delibera comunale del 2010 con la quale il Comune si dichiarava proprietario del teatro. Decaro ne ha parlato oggi a margine della presentazione di alcuni lavori pubblici in città.
«La delibera del 2010 - ha spiegato Decaro - stabilisce che la proprietà del teatro è del Comune di Bari e annulla i protocolli precedenti. Quella delibera è rimasta in piedi giuridicamente anche a seguito di questa sentenza, e questo ci fa ben sperare».
«Questa sentenza di ieri - ha aggiunto il sindaco - è un punto a favore del Comune, importante, perché viene stabilito che la proprietà è del Comune di Bari». «Adesso - ha concluso - il processo sarà ancora lungo anche perché si incastra con altri procedimenti giudiziari, e quindi aspetteremo in maniera un po' più serena, adesso, il prosieguo del processo».

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