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Acquisti on line, picco di raccolta cartoni a Bari: 365 tonnellate

 
Antonella Fanizzi

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Antonella Fanizzi

Acquisti on line, picco di raccolta cartoni a Bari: 365 tonnellate

Il sempre frequente ricorso degli acquisti via web ha fatto aumentare i dati della gente che differenzia presso i punti di raccolta cittadini

Domenica 06 Gennaio 2019, 12:45

19:31

Gli acquisti on line di abbigliamento, calzature, telefonia e giocattoli, insieme ai regali di Natale ordinati su internet, fanno decollare la raccolta differenziata di carta e cartone provenienti dalle utenze domestiche. È la curiosità che emerge dal bilancio dell’attività annuale dei centri di conferimento dell’Amiu, dove i cittadini consegnano i loro rifiuti, correttamente separati in base alla tipologia, e in cambio ottengono i buoni da spendere o all’Ipercoop, o da Decathlon oppure da Ikea. In totale nel 2018 sono stati stoccati 12mila 228 quintali di immondizia varia e distribuiti 5.845 ticket da 10 euro ciascuno.

«Si tratta di un servizio molto apprezzato dai baresi - commenta l’assessore all’Ambiente, Pietro Petruzzelli - che hanno a cuore la pulizia della città, la tutela dell’ambiente e che sono attenti al portafogli. Abbiamo consegnato 5.845 buoni: di questi 5.230 sono stati spesi nella catena della Coop, 323 da Decathlon e 292 da Ikea. Significa che i cittadini che caricano in macchina i rifiuti per poi metterli sulla bilancia e farsi accreditare sulla carta i punti, che si traducono in un risparmio sulla spesa, sono soprattutto donne e uomini che hanno messo su famiglia. Non siamo ancora riusciti ad avvicinare le giovani coppie o chi vive da solo, forse potenzialmente interessati ad acquistare abbigliamento sportivo oppure componenti d’arredo ancora da assemblare».

Sono cinque i centri di conferimento dell’Amiu stabili, a cui si aggiungono due postazioni mobili: via King e via Oberdan (dove si registrano il maggior numero di accessi), via Napoli-via Maratona, isola ecologica mobile Igenio 1 (che abbraccia i quartieri San Pio, Catino e Santo Spirito), Igenio 2 (presente a Palese, Santa Rita e Torre a Mare), Carbonara e via Fuzio, che coincide con la sede dell’Amiu, l’unico centro dove vengono accettati pure i rifiuti speciali.

Gli utenti registrati sono all’incirca 11mila. Nell’ultimo anno hanno consegnato 12mila 228 quintali di spazzatura così suddivisa per tipologia: 3.642 quintali di carta e cartone, 3.240 quintali di rifiuti organici, 2.330 quintali di vetro, 1.600 quintali di plastica, 674 quintali di indumenti usati, 249 quintali di oli vegetali da cucina, 237 quintali di contenitori in banda stagnata (barattoli di pelati, scatole di biscotti, lattine di olio, tappi), 133 quintali di raee (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche), 75 quintali di piccoli ingombranti (tavolini, sedie, piccolo mobilio), 42 quintali di lattine in alluminio, 6 quintali di materassi.

Continua l’assessore: «Da quando abbiamo esteso il porta a porta a 50mila residenti dei quartieri a nord, il lavoro nei centri di stoccaggio è diminuito. Abbiamo inoltre reso più efficiente la raccolta differenziata su strada, con l’aumento dei cassonetti e l’incremento dei turni di ritiro, in particolare della plastica e della carta. Dobbiamo però intensificare la campagna di sensibilizzazione al Libertà e a Carbonara, i quartieri che detengono la maglia nera: in queste zone gli unici bidoni che scoppiano sono soltanto quelli dell’indifferenziato».

Se i baresi stanno imparando a smaltire correttamente anche sedie, materassi, mobili di piccole dimensioni e piccoli elettrodomestici, ci sono ancora problemi per la raccolta dell’olio esausto. Pietro Petruzzelli annuncia: «Stiamo cercando le soluzioni più opportune. Stiamo pensando di posizionare i contenitori davanti alle scuole e alle parrocchie, ma al momento di tratta di ipotesi».

Nel frattempo due cose sono certe. La prima: il 47 per cento di raccolta differenziata, raggiunta lo scorso anno, ha messo al riparo i baresi dall’aumento della Tari, perché è stata scongiurata l’ecotassa regionale. La seconda: a fine gennaio agli abitanti del San Paolo e Stanic saranno distribuite le pattumelle per la raccolta dei rifiuti a domicilio e i cassonetti saranno rimossi dalle strade, un modo per debellare il fenomeno delle discariche a cielo aperto che si creano accanto ai bidoni.

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