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Specchio d'acqua occupato abusivamente, sequestro a Mola

 
Antonio Galizia

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Antonio Galizia

Specchio d'acqua occupato abusivamente, sequestro a Mola

Secondo il gip gli ormeggi erano abusivi e le imbarcazioni eccessivamente grandi

Venerdì 16 Novembre 2018, 11:26

Tolleranza zero da parte degli uomini della Capitaneria di porto, impegnati a stroncare il fenomeno degli ormeggi abusivi a Mola, nello specchio d’acqua che, negli ultimi tre anni, è stato interessato da ben quattro sequestri.
Questa volta sono intervenuti i militari del nucleo operativo di polizia ambientale della Guardia costiera di Bari con una serie di attività di controllo e monitoraggio del litorale di giurisdizione, avviate da luglio scorso, dalle quali sono emerse diverse presunte irregolarità.


I militari hanno eseguito, nell’area di pertinenza del Circolo nautico Daphne, un sequestro preventivo come misura cautelare a firma del giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Bari. Il sequestro ha riguardato in particolare una parte di specchio acqueo, per una superficie di circa 800 metri quadrati, che sarebbe stata abusivamente occupata dal Circolo nautico operante nell’approdo molese e che, secondo gli ispettori marittimi, sarebbe eccedente rispetto a quella già utilizzata in regime di concessione.


La presunta occupazione abusiva sarebbe stata eseguita mediante l’installazione di catenarie, corpi morti e cime che avrebbero consentito sino a oggi allo stesso Circolo di garantire l’ormeggio a imbarcazioni da diporto con dimensioni eccedenti rispetto agli spazi resi disponibili dalla concessione demaniale.
Proprio questa circostanza avrebbe reso necessaria la misura cautelare, a tutela della sicurezza della navigazione in porto, già compromessa dalla presenza di fondali alti, in quanto il maggior ingombro delle barche da diporto avrebbe ostacolato le manovre di ingresso e di uscita di pescherecci e altre imbarcazioni da diporto ormeggiate negli specchi acquei limitrofi all’area in concessione. Il sequestro, come fa sapere la Guardia costiera, si inserisce nel più ampio contesto delle attività avviate durante la scorsa estate e mirate a restituire al pubblico uso del mare qualsiasi area occupata illegittimamente.

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