Maggioranza e opposizioni (per una volta) a braccetto, passa il regolamento per il fisco più snello: i debiti tributari relativi alle imposte cittadine potranno essere rateizzati in 60 mesi (rispetto agli attuali 120).
L’aula Dalfino dà il via libera anche alla possibilità di anticipare l’invio dei bollettini della tassa rifiuti, anche prima dell’approvazione del relativo bilancio di previsione. In tal modo, gli avvisi bonari relativi alla Tari verranno inviati (verosimilmente al più tardi entro maggio) in modo da poter provvedere al pagamento dell’imposta entro la fine dell’anno di competenza.
Le modifiche introdotte mirano da un lato ad accorciare i tempi a vantaggio di incassi più celeri e puntuali, dall’altro rispondono alla necessità di raggiungere l’obiettivo posto e richiesto dalla Corte dei Conti di migliorare l’attività di riscossione dei tributi locali. Non più dieci anni quindi, ma soltanto cinque per mettersi in regola su imposte e tasse locali. Palazzo di Città avrebbe gradito abbassare il limite della dilazione a 36 mesi ma alla fine ha prevalso la mediazione proposta dal consigliere Michele Picaro (Lega). Il piano rateale non potrà quindi superare i 5 anni e l’ammontare della rata non potrà essere inferiore a 100 euro. Nello specifico, fino a 1.500 euro sarà possibile ottenere fino a un massimo di 15 rate mensili. Se invece l’importo da saldare è compreso tra il 1.500 e 25mila euro, il massimo della dilazione concessa sarà di 36 rate mensili. Oltre quota 25mila euro si arriva ad un massimo di cinque anni ovvero 60 rate mensili, ma è necessaria l’acquisizione preventiva di idonea garanzia a tutela del credito dell’ente. Il contribuente perderà il diritto al beneficio della rateizzazione in caso di mancato pagamento della prima rata o di tre rate consecutive. Il regolamento non è però tassativo: qualora il cittadino dimostri di essere in grave difficoltà finanziaria ed economica, gli uffici potranno decidere di concedere una rateazione anche più lunga nel tempo.
«Grazie alla collaborazione dei consiglieri comunali, sia d’opposizione sia di maggioranza, abbiamo raggiunto un’intesa che migliora il regolamento per la riscossione, consentendo all’amministrazione di salvaguardare l’obiettivo di miglioramento delle entrate tributarie», afferma l’assessore al Bilancio Alessandro D’Adamo. «Abbiamo individuato una soluzione che contempera l’interesse pubblico con quello di cittadini o di attività commerciali ed economiche in difficoltà prosegue -. Tale soluzione tiene conto dell’entità del debito da estinguere e offre una serie di possibilità in più, per cittadini». E conclude: «Il termine massimo delle 60 rate è una soluzione che consente a tutti di pagare e, contestualmente, permette all’Amministrazione di tenere sotto controllo la riscossione dei tributi e, quindi, e mette gli amministratori nelle condizioni di affrontare la programmazione della spesa con maggiore disponibilità per i servizi da erogare ai cittadini».