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Maxifurto a Unieuro, rubati 50 smartphone

 
Luca Natile

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Luca Natile

Gallipoli, cellulari rubati e ricettati: 26 denunciati

La razzia nel grande punto vendita di via Brigata Regina: indagano i carabinieri

Venerdì 26 Ottobre 2018, 10:37

I ladri preferiscono gli smartphone e in cima ai desideri ci sono soprattutto loro, gli iPhone. Il 59% di tutti i telefoni rubati sono a marchio Apple. In cima alla top ten dei dispositivi mobili che continuano ad andare a ruba (e non è un modo di dire) ci sono anche i Samsung e gli Htc. I ladri (minimo 5) che l’altra mattina (ore 4 ), hanno dato l’assalto allo store della Unieuro S.p.A., una delle principali catene italiane di elettronica di consumo ed elettrodomestici, in via Brigata Regina, hanno fatto razzia soprattutto di apparecchi mobili dell’azienda statunitense della «mela» (Apple per 10mila euro) ma anche di tutti gli altri smartphone di ultima generazione che facevano bella mostra di sé. I malviventi, incappucciati e armati di piedi di porco, si sono introdotti nel «supermercato» forzando la saracinesca e una volta all’interno hanno fracassato i vetri di protezione dei cellulari. Hanno trascurato solo i «senior phone», quelli semplici e meno costosi, dedicati agli utenti della terza età. Ne hanno arraffati una cinquantina per un valore complessivo intorno ai 30mila euro.

Tutto a favore di telecamere, installate nei pressi dello store. Sull’accaduto indagano i carabinieri che si ripromettono di esaminare le registrazioni delle telecamere spia del negozio nella convinzione che i ladri, per preparare il colpo abbiamo effettuato dei sopralluoghi. Ogni cellulare ha il suo identificativo detto Imei (International mobile equipment identity number) un numero di 15 cifre che costituisce una sorta di certificato di identità. Ogni volta che l'apparecchio si collega alla rete Gsm, invia all'operatore il proprio codice identificativo. Ogni volta che l'apparecchio si collega alla rete Gsm, invia all'operatore il proprio codice identificativo: i cellulari che spediscono un numero contenuto nella lista nera non ricevono il permesso per connettersi. Ma i sistemi di blocco alla fin fine sono dei software. E come tutti i software, possono essere violati.

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