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La Asl di Bari assume 520 precari

 
Massimiliano Scagliarini

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Massimiliano Scagliarini

sanità

Sbloccate le stabilizzazioni, via al tempo indeterminato per gli infermieri in tutta la Puglia

Giovedì 06 Settembre 2018, 09:02

BARI - Da oggi la Asl di Bari ha 510 dipendenti a tempo indeterminato in più. Dopo quasi due anni di attesa, la firma sotto le delibere di stabilizzazione mette un punto fisso per i precari di tutti gli ospedali pugliesi: perché è da Bari che dipende l’assunzione degli infermieri in attesa di posto fisso, la categoria numericamente più importante nell’operazione che ha visto momenti di confronto anche aspri con i sindacati.

Ieri sera il dg della Asl di Bari, Antonio Sanguedolce, a sua volta al primo giorno da direttore generale dopo la sottoscrizione del contratto triennale con la Regione, ha firmato le due delibere di ricognizione e scorrimento delle graduatorie. La prima delibera ha stabilizzato tutti i lavoratori che possiedono i requisiti secondo il decreto Madia. Per la Asl di Bari sono 264 di cui otto sono medici e 187 sono infermieri: sono stati assunti tutti, senza distinzione di categorie tra tecnici e amministrativi come pure era stato prospettato nelle riunioni in assessorato alla Salute.

La seconda delibera sancisce invece l’assunzione a tempo indeterminato di altri 246 infermieri, che andranno a sostituire i 227 a tempo determinato in scadenza al 31 ottobre (gli altri 19 sono pensionamenti che vengono rimpiazzati). L’assunzione avviene attraverso la graduatoria del maxiconcorso da 199 posti, la stessa che adesso potrà scorrere per le chiamate delle altre Asl e aziende sanitarie pugliesi che ne hanno già fatto richiesta.

La situazione nelle altre Asl è a macchia di leopardo. L’operazione è stata portata a termine da Asl Bat, Oncologico e Policlinico di Bari, ma i numeri sono molto bassi. Asl Brindisi, Asl Taranto, Asl Foggia e Ospedali Riuniti hanno effettuato la ricognizione e devono emanare le delibere. La Asl di Lecce è partita ma non può procedere con gli infermieri, per via di un ricorso accolto dal Tar (alcuni infermieri chiedono che la procedura di stabilizzazione sia preceduta dalla mobilità). Bisogna ricordare che le prime delibere della Asl di Foggia erano state annullate su richiesta della Regione.

Tra qualche settimana si saprà dunque quanti sono i precari complessivamente assunti dalle Asl. Il conto totale alla fine dovrebbe aggirarsi sulle 2mila-2.200 unità, compresa la copertura del turn-over che è stata autorizzata dal ministero per tenere conto dei pensionamenti. I direttori generali stanno lavorando sul fronte del fabbisogno, perché è necessario rivedere le piante organiche del personale: negli ospedali pugliesi c’è infatti un surplus di infermieri, e per far posto ai precari la soluzione passa attraverso la revisione delle allocazioni di personale sul territorio dove invece esiste un deficit.

«Quella di Bari è una buona notizia - dice il segretario regionale della Fials, Massimo Mincuzzi -. Premesso che gli atti propedeutici sono già stati effettuati, ora è necessario arrivare alle delibere valutando se per accelerare il processo si possono utilizzare anche le graduatorie concorsuali vigenti se al loro interno ci sono persone che hanno maturato i requisiti previsti dal decreto Madia. È importante peraltro che la Regione si impegni per fare in modo che gli infermieri vengano assunti nella provincia di residenza e non in altre Asl».

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