ANTONIO GALIZIA
MOLA DI BARI - Per cinque giorni, fino a lunedì 30 luglio, l’area di accesso al molo di levante, nel porto di Mola, sarà interdetta alla navigazione per le attività di bonifica bellica subacquea previste dal progetto di dragaggio dell’area. Lo ha stabilito, con ordinanza, il Circondario marittimo di Bari.
L’interdizione è scattata nelle ore scorse. Consentirà alla società Sub Technical l’esecuzione del servizio di caratterizzazione dei fondali che prevede la misurazione dei fondali (i rilievi batimetrici) e una indagine magneto-termica di masse metalliche. Quest’ultimo è l’intervento che consente, mediante l’impiego di idonea strumentazione e personale specializzato, l’esecuzione delle attività di bonifica dell’area da eventuali ordigni esplosivi residuati bellici.
Sul posto interverranno alcune squadre di sommozzatori a bordo delle unità Ariete, Mar e Suzumar. Le operazioni proseguiranno, secondo la tabella di marcia stabilita dall’autorità portuale, fino a lunedì prossimo. In tutto questo periodo, informa l’autorità marittima «sono interdetti il transito, la sosta e l’ancoraggio di qualsiasi unità non appartenente alla ditta, la balneazione e pesca in qualsiasi forma esercitata. Inoltre, nel periodo di tempo e nelle zone di mare adiacenti, la navigazione deve svolgersi con la massima cautela».
Tra le prescrizioni, quella che impone a tutte le unità navali in transito «di mantenersi a distanza di sicurezza, dai gavitelli rosso e arancio (bianchi in caso di ritrovamento di ordigni) prestando la massima attenzione alle eventuali segnalazioni provenienti dalle unità impegnate nelle attività, manovrando con cautela evitando di intralciarne la rotta». Allertato, per tutto il periodo delle operazioni, il Nucleo Artificieri della Marina Militare che dovrà intervenire tempestivamente in caso di ritrovamento di ordigni bellici, ipotesi questa da non escludere se si considera che, periodicamente sulla costa vengono rinvenute vecchie spolette.
Con queste operazioni prende, dunque, formalmente il via l’intervento sul porto. L’indagine magneto-termica è l’atto propedeutico al dragaggio vero e proprio, per il quale l’amministrazione comunale ha presentato un progetto alla Regione Puglia nell’ambito del bando da 49milioni di euro riservato alla portualità. Una schiarita, insomma, per la marineria, che attende il dragaggio dal 1996. L’innalzamento dei fondali è un vero ostacolo in un porto le cui batimetriche (la profondità dei fondali) dovrebbero variare tra i 5 ed i 7,74 metri. Ora, invece, in alcuni punti, la sabbia sovrasta le acque creando, addirittura, delle piccole isolette.