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«Donare un organo è regalare la vita»

 
Valentino Sgaramella

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Valentino Sgaramella

donazione organi

Domenica a Bari in piazza Mercantile la giornata in favore dei trapianti di organo

Sabato 19 Maggio 2018, 17:20

«Donare è vita». È lo slogan che l’Associazione italiana donatori di organi e il Centro regionale trapianti Puglia hanno coniato per celebrare la Giornata nazionale della donazione d’organi che vedrà impegnati gli aderenti alle associazioni domani, dalle 8.30 alle 13.30, a Bari in piazza Mercantile.

L’occasione è propizia per ricordare Rino Cuzzola, coordinatore trapianti della Asl Bari e vice presidente dell’Aido Bari, prematuramente scomparso lo scorso anno. Cuzzola ha dedicato gran parte della sua vita a diffondere la cultura del dono e proprio quella di incontrare le persone era una delle modalità a cui teneva molto.

La giornata «Donare è vita» è nata perché ancora oggi, purtroppo, si manifesta un numero di dissensi alla donazione abbastanza alto fra i cittadini. L’obiettivo di questa giornata è proprio quello di incontrare le persone per parlare di trapianti e comprendere le diverse modalità attraverso cui manifestare la volontà a donare, una per tutte «una scelta in comune», ossia la possibilità di esprimere il proprio consenso alla donazione organi nel momento del rinnovo della propria carta di identità.

A ricordare la figura di Rino Cuzzola è sua moglie, Elvira Cucumazzo che ha lottato con lui per trent’anni sul fronte delle donazioni d’organo. Rino Cuzzola, medico nefrologo, dopo tanti anni di lavoro presso la clinica Santa Rita viene assunto nel 1990 al Di Venere come primario nel reparto di Nefrologia. L’interesse verso chi soffre nasce dopo aver vissuto il dramma di sua madre che aveva necessità di un trapianto di rene quando ancora Cuzzola era studente universitario. Quell’esperienza così dolorosa segna l’animo sensibile del giovane che da quel momento in poi farà della nefrologia l’interesse primario della sua vita.

«Si è sempre attivato per il coordinamento trapianti e faceva di tutto per cercare di evitare il più possibile la dialisi a chi avesse problemi renali», dice moglie. Al centro delle sue attenzioni, soprattutto, il problema del trapianto di rene e la difficoltà connessa di trovare un organo disponibile. Ogni anno il medico organizzava la giornata della donazione. Ha sempre cercato di sensibilizzare la gente a donare. «In Puglia, a differenza di altre regioni come l’Emilia-Romagna, siamo indietro nella donazione di organi. Con la sua scomparsa, è venuto meno un importante punto di forza nella cultura della donazione», prosegue la signora Cucumazzo. «La dialisi è un trattamento che impegna il paziente a giorni alterni ed è spossante. Mio marito purtroppo non ha potuto nemmeno donare perché è scomparso all’improvviso – prosegue - a causa di un infarto, il 15 agosto dello scorso anno. Oggi mi ritrovo con due figlie gemelle di 17 anni che peraltro hanno potuto vivere pochissimo con il loro padre che si dedicava anima e corpo alla sua professione».

Cuzzola era stimato da tutti ed ha ricoperto perfino la carica di presidente del gruppo Fratres tanto da intitolare a lui la struttura Fratres in piazza San Pasquale. «Purtroppo la Puglia non si distingue sul fronte donatori. Nessuno si attiva per informare in modo capillare, c’è carenza di donatori e le segnalazioni che giungono al Di Venere sono davvero numerose. Bisogna formare in questa direzione medici e personale infermieristico, organizzare dei corsi».

Il professor Loreto Gesualdo, preside della facoltà di Medicina e coordinatore regionale dei trapianti d’organo, terrà nei prossimi giorni un incontro per fare il punto della situazione. «Non abbiamo più nemmeno i soldi per stampare il materiale cartaceo da distribuire per informare la gente», conclude amareggiata la signora Cucumazzo.

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