BARI - Torre a Mare cambia volto, pronto il progetto preliminare per la riqualificazione della costa, a partire dal tratto compreso tra via lama di Giotta e via Fontana nuova. L’intervento, che rientra nell’ambito della complessiva rigenerazione e del recupero graduale dei waterfront cittadini, verrà quindi a breve condiviso coi residenti.
Compie quindi un ulteriore step in avanti il programma di ridisegno del lungomare di via dei Trulli fino a Lama Giotta, a sud del porticciolo, che contempla il recupero della strada, la creazione di una pista ciclopedonale e di accessi facilitati alle spiagge e l'installazione di strutture amovibili in legno, al fine di migliorare la fruibilità di costa e mare (in virtù dello stanziamento di 2 milioni).
In particolare, le spiagge e il litorale caratterizzato dalla presenza degli scogli saranno oggetto di piccoli interventi di pulitura e miglioramento, a cui seguirà l’installazione di rampe e scale, mentre i percorsi pedonali saranno qualificati da «solarium» attrezzati, nuove alberature e spazi ombreggiati.
Verrà risistemata anche la sede stradale, con la prima parte del percorso (fino al parcheggio retrostante il lungomare) destinato alla cosiddetta «viabilità dolce» (più pedoni, zero auto). Il tratto di lungomare sarà quindi a senso unico di marcia, accessibile solo ai mezzi autorizzati (residenti) e col limite di velocità pari a 30 chilometri orari. Inoltre, saranno installato un sistema di illuminazione a basso consumo energetico, connessioni wireless e un impianto di videosorveglianza. E in tema di sicurezza, resta in piedi l’ipotesi ventilata dal sindaco Antonio Decaro, nel corso di una recente giunta svoltasi a Torre a Mare, con la previsione dell'installazione di una nuova stazione della Polizia di Stato negli edifici della vecchia delegazione comunale.
Ancora in stand-by l’atteso dragaggio del porticciolo bloccato da legacci burocratici e procedure sempre più complesse. L’ultimo intoppo, che blocca un intervento da 1,7 milioni, è l’ennesimo saggio sulla sabbia dei fondali, richiesto dall’Arpa (Agenzia regionale per l’ambiente), sulla base della legge, per valutare composizione e qualità della sabbia, destinata al ripascimento del litorale di San Girolamo, attualmente oggetto di un intervento di riqualificazione complessiva.
Intanto, Palazzo di Città continua a lavorare sulla realizzazione di un parco urbano sul mare con aree balneari, servizi e attrezzature. Il piano del Comune infatti mira a realizzare la ricucitura dello storico quartiere a sud del capoluogo con la città lungo la linea costiera.
Il litorale coi lungomare, piazze, parchi e lame, ma anche gli impianti di pubblica illuminazione, le pedonalizzazioni e le tante attività economiche riattivate, sono i destinatari di lavori e interventi mirati a mutare volto alla zona e a recuperare aree di pregio. È il caso dei cantieri per la messa in sicurezza dell’immobile sia di Grotta Regina (di proprietà del Demanio) con gli interventi di consolidamento della costa rocciosa che verranno implementati dalla progettazione definitiva del vicino parco Mazzini, sia di Torre Pelosa (costo 50mila euro) alle prese con il dissesto statico rilevato dai Vigili del fuoco.
Sempre in ossequio all’avviato programma di rigenerazione e recupero dello spazio pubblico, l’amministrazione comunale sta portando avanti il cosiddetto «piano del colore», che coinvolgerà via Leopardi e piazza della Torre, mentre saranno necessari circa 12 mesi di lavoro per costruire la nuova palestra della scuola «Rita Levi Montalcini», il cui progetto (già mandato in gara e aggiudicato) è finanziato con 650mila euro (il Comune di Bari ha stanziato 200mila euro, mentre i restanti 450mila euro provengono dal Credito sportivo).
Entro l’estate poi dovrebbero essere ultimate due aule ricavate nei locali dell’ex alloggio del custode, in sostituzione di quelle da abbattere proprio per far posto alla nuova palestra.
Ninni Perchiazzi