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Bari, ora niente scherzi col Sudtirol, bisogna accelerare

 
Davide Lattanzi (foto Donato Fasano)

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Davide Lattanzi (foto Donato Fasano)

Bari, ora niente scherzi col Sudtirol, bisogna accelerare

Match odierno alle 14 al «San Nicola» contro il Sudtirol . Michele Mignani spinge il suo Bari ad alzare il passo: serve una vittoria e «tanta pazienza, il gol non deve essere un’ossessione»

Sabato 12 Novembre 2022, 13:42

13:46

BARI - «I punti raccolti ora possono caratterizzare la stagione: ne abbiamo assoluto bisogno». Michele Mignani spinge il suo Bari ad alzare il passo: serve una vittoria nel match odierno in casa contro il Sudtirol (alle 14). La frenata che negli ultimi quattro incontri ha portato appena due punti non ha sconvolto una classifica che resta buona (quinto posto a quota 20, in piena zona playoff), ma ora occorre un segnale tangibile di non aver smarrito la freschezza, la voglia e lo spirito propositivo che hanno trascinato al «San Nicola» il grande pubblico. Lo stadio amico, peraltro, rimane un tabù da sfatare: appena sei punti su cinque impegni interni, con un solo successo, tre pari, un ko. Poco, per chi ha la fortuna di contare su un sostegno massiccio ed incessante.

«Capisco che negli occhi rimangano le gare non capitalizzate dell’ultimo periodo o le prestazioni differenti dei match con Ternana e Benevento. Ma io la scorsa settimana non ho visto un passo indietro così netto rispetto alla convincente prova contro gli umbri. Non siamo stati timidi, pur al cospetto di un avversario forte: abbiamo provato a prendere le redini del gioco, ma ci sono mancate soprattutto le soluzioni offensive. La realtà è che non sempre si riesce ad essere spumeggianti: non dovrebbe essere così, ma quando giochi con 40mila persone di sera al San Nicola magari nascono motivazioni straordinarie, altre volte accade meno. Ciò che conta, però, è dare continuità alle prestazioni, magari tentando di essere più concreti. Agli altri capita di vincere anche partite sporche, a noi succede meno. Solitamente raccogliamo l‘intera posta solo quando lo meritiamo». Il tecnico biancorosso non teme che il primo momento delicato della stagione possa condizionare la squadra. «È scontato che le vittorie portino euforia: succede all’interno del gruppo e per i tifosi. Affrontiamo adesso una situazione un po’ diversa rispetto ad un mese fa, ma abbiamo anche elementi esperti che sanno come vivere questi periodi. Nei ragazzi percepisco un aspetto fondamentale: la determinazione nel conquistare punti. Un particolare da non sottovalutare perché quanto si raccoglie ora potrà metterci al riparo da brutte sorprese in futuro e permetterci di condurre un cammino sereno. Non vedo preoccupazione su come ci stiamo esprimendo perché finora cali evidenti non sono avvenuti».


Sulla carta, il Suditirol possiede quelle peculiarità che possono risultare indigeste al Bari: fisicità, compattezza, atteggiamento prudente per sfruttare le ripartenze. «Gli avversari come noi provengono da un torneo vinto, peraltro al culmine di un incerto testa a testa fino alla fine. Non avevo dubbi che si sarebbero confermati ed un orgoglio vedere un confronto nei quartieri alti tra due neopromosse. Non penso ad un atteggiamento speculativo: giocano secondo le loro caratteristiche che prevedono organizzazione, compattezza, subire poco, ma senza rinunciare a proporsi. Dobbiamo avere la serenità di essere sempre riusciti a creare tanto: magari prima si finalizzava al primo tentativo, ora meno. Ma serve pazienza: il gol può arrivare in tanti modi e da qualunque interprete. Bisogna chiudere l’azione con più giocatori e avere il pensiero di calciare in porta quando si presenta l’occasione. Ribadisco: ora occorre il risultato. Se arriva e siamo anche belli è tanto di guadagnato, altrimenti la priorità restano i punti. Ciò non significa che cambieremo mentalità: non possiamo snaturarci, il nostro modo di giocare fin qui ha pagato». Sarà un match speciale per Walid Cheddira: da domani la B si fermerà fino al 27 novembre, ma lui volerà in Qatar con la nazionale marocchina per il Mondiale. Inevitabile che ci sia il rischio di perdere un po’ di concentrazione. «Siamo tutti felici per Walid», spiega Mignani. «La società che ha creduto in lui, il direttore sportivo che lo ha scoperto e voluto, i suoi compagni, noi dello staff che siamo felici della sua crescita. Ha avuto un lieve fastidio in settimana, ma penso che lo abbia smaltito. Perciò, mi aspetto che dia il 100% oggi per la maglia che lo ha aiutato a realizzare un sogno. E solo dopo potrà pensare al mondiale».


Senza il capocannoniere della B, però, sarà imprescindibile trovare altre soluzioni. Anche le punte che sono state meno impiegate, si ritroveranno con maggiori responsabilità. A partire da Eddie Salcedo, un talento puro che ultimamente non riesce a brillare. «Con Eddie parlo tanto», dichiara Mignani. «Ha mezzi notevoli, come tutti i calciatori dotati di estro, tecnica e fantasia può dare molto alla causa. A patto, però, di mettere le sue qualità al servizio dei compagni perché nessuno può risolvere i problemi da solo. In generale, peraltro, tutti devono sentirsi coinvolti. Lo scorso anno contavamo su due elementi per ruolo forti per la categoria. Adesso il contesto si è elevato e abbiamo anche qualche scommessa o giovani da fare crescere. L’obiettivo, però, è portare tutti a dare un contributo concreto e risultare valori aggiunti».

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