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Vela classe «Dinghy 12», Bari capitale d'Italia con l'evento tricolore

 
Redazione online

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Vela classe «Dinghy 12», Bari capitale d'Italia con l'evento tricolore

La flotta olimpica «Dinghy 12»

La Federazione premia il circolo Barion: nel weekend del 25 aprile la prima tappa della Coppa Italia

Martedì 19 Aprile 2022, 15:10

BARI - Il capoluogo pugliese sarà capitale della vela classe «Dinghy 12» nel prossimo fine settimana: ospiterà la prima tappa della Regata Nazionale-Coppa Italia che dal 23 al 25 aprile si svolgerà a cura del Circolo Canottieri Barion. La Federazione Italiana Vela e l’Associazione Italiana Classe Dinghy 12' hanno così rinnovato la fiducia nei confronti del sodalizio di barese di molo San Nicola, stavolta per una manifestazione nazionale: il 'Dinghy 12 piedì è la più antica classe velica d’Italia, con i suoi 110 anni.

«L'evento - spiega Francesco Rossiello, presidente del Canottieri Barion - rappresenta una occasione unica ed evocativa per la città. Basti pensare che durante gli anni '50 Bari ha ospitato alcune edizioni dei campionati italiani e disponeva di una propria flotta Dinghy competitiva, come testimoniano i bellissimi esemplari in legno ancora custoditi in sede. Sul solco di questa tradizione vogliamo tornare ad associare il nome del circolo a questa storica classe velica, con l’organizzazione di una delle manifestazioni più importanti della stagione». Si comincia alle ore 13 di sabato prossimo con due prove al giorno sino a lunedì: il capo di regata sarà accessibile dall’uscita del porto vecchio, con due boe poste rispettivamente all’altezza di piazza Diaz e della spiaggia di Pane e Pomodoro. Alla manifestazione sono iscritti circa quaranta equipaggi giunti da ogni parte d’Italia. Quattro i partecipanti pugliesi: oltre al Canottieri Barion, presente anche con il presidente Francesco Rossiello in veste di agonista, ci sono la Lega Navale Monopoli, il Circolo della Vela Brindisi e la Sezione Velica Marina Militare Taranto.

Una tradizione ultrasecolare

Nel 1913 l’ inglese George Cockshott partecipò e vinse il concorso indetto dall’ I.Y.R.U. per la progettazione di una deriva che unificasse i vari modelli di «tender» con i quali gli armatori dei grandi yachts si sfidavano in appassionanti regate nei porti e nelle rade del nord Europa. Nell’Inghilterra di fine Ottocento queste imbarcazioni si assomigliavano tutte: fasciame sovrapposto (detto a clinker), due banchi per vogare, poppa a specchio, bordo libero quanto bastava e albero con vela al terzo. Cockshott non poteva certo immaginare quale successo avrebbe avuto la sua creatura. Economico, maneggevole, adatto al diporto nautico, il Dinghy 12 è rimasto «intatto» fino ad oggi, 109 anni dopo l'invenzione di Cockshott. Il Dinghy 12 (nome internazionale 12 foot dinghy: gommone), infatti,  resta da classe olimpica e attualmente fa parte del programma dei Vintage Yachting Games.

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