Sabato 06 Settembre 2025 | 19:06

Special Festival, musica contro ogni limite. E il direttore foggiano Beppe Stanco scrive a Venditti

 
Bianca Chiriatti

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Bianca Chiriatti

Special Festival, musica contro ogni limite. E il direttore foggiano Beppe Stanco scrive a Venditti

L'invito al cantante dopo lo scivolone al concerto di Barletta e le parole spiacevoli per la ragazzina disabile

Venerdì 13 Settembre 2024, 12:11

17 Settembre 2024, 15:36

«Caro Antonello, per recuperare questa défaillance che non ti appartiene potresti partecipare come ospite alla nuova edizione di Special Festival a dicembre, kermesse i cui protagonisti sono proprio quei ragazzi speciali che per via delle luci non hai riconosciuto sotto al palco». Fanno ancora parlare gli strascichi della vicenda che ha coinvolto Venditti, che durante il suo concerto di Barletta ha rivolto frasi a una giovane fan disabile scatenando le polemiche. E adesso a scrivergli è Beppe Stanco, foggiano, producer e direttore artistico del Premio Lunezia e del NyCanta, in procinto di tornare con lo Special Festival, contest dedicato ai ragazzi con diversità intellettiva, protagonisti di una gara canora in coppia con artisti del panorama musicale italiano. Alle scorse edizioni hanno già partecipato - per citarne alcuni - Fausto Leali, Mario Biondi, Enrico Ruggeri, e poteva essere una ghiotta occasione per Venditti per «riabilitarsi» da questo punto di vista. «Eppure non verrà - spiega Beppe Stanco alla Gazzetta - non ha mai risposto ma so che non ci sarà. L’invito però ha fatto il giro di web e social, e ha acceso un riflettore su questa inizativa». La giustificazione dell’assenza di Antonello sta nel fatto che ha le prove per il tour invernale, e tutta la questione è stata un grosso malinteso, come spiegato ormai in più occasioni. Ma la risposta che Stanco ha avuto dai fan è stata commovente: «Sono arrivati sostegno e complimenti da persone che non conosco. Lo Special Festival vuole innanzitutto aiutare questi ragazzi, è un arricchimento e un’esperienza che ricorderanno per la vita. Capisco che gli artisti vengano bombardati da questo tipo di richieste, ma trattandosi di persone meno fortunate è davvero qualcosa che può nutrire l’anima in entrambe le direzioni».

Un’attenzione quella di Beppe Stanco che nasce dalla sua situazione familiare, avendo una nipotina con una disabilità: «Mia sorella, mamma della ragazzina - continua - mi ha fatto capire lo scivolone di Venditti. Per chi vive una condizione simile, a contatto con problemi logistici, carrozzine, paure e limiti, sapere che il mondo fuori ha il paraocchi fa riflettere e arrabbiare. Ma l’errore più grave, secondo me, è stato quello dell’entourage: facendogli capire l’errore avrebbero dovuto gestire meglio tutto quanto».

Tra chi ha risposto all’appello di Stanco per invitare il cantautore alla manifestazione c’è chi pensa che Venditti, in fondo, non lo meriti: «Mi hanno scritto che non deve condividere il palco con giovani così speciali. È un’opinione, la rispetto, ma penso gli avrebbe fatto bene, così come ha fatto bene a chi lo ha preceduto. Il Festival esiste e continuerà a esistere, Antonello non sarà segnato certo da questa cosa e la sua carriera proseguirà a gonfie vele come ha sempre fatto. Ma per noi la priorità è regalare un momento di normalità a questi ragazzini che si mettono in gioco su un palco. Alcuni sono veramente bravissimi. E vedere nei loro occhi la gioia nel superare quella disabilità intellettiva che ha inevitabilmente segnato la loro vita, è il traguardo più grande».

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