TARANTO - Associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di droga. È l’accusa mossa dalla Direzione distrettuale Antimafia di Lecce nei confronti di 21 persone arrestate questa mattina all’alba dai carabinieri del Reparto Operativo di Taranto. Sono 11 quelle finite in carcere e 10 invece quelli per i quali il gip ha disposto gli arresti domiciliari.
L’inchiesta dei militari dell’Arma ruota intorno al gruppo guidato da Cosimo Leone: per i pm Milto De Nozza della Dda di Lecce e Francesco Ciardo della Procura jonica è lui infatti a tirare le fila del gruppo che aveva la sua centrale al rione Salinella e contatti con le province di Bari, Lecce, Cosenza e Foggia. Il gruppo, stando a quanto emerge dall’ordinanza, aveva come suoi fornitori grossisti di Oria e del Barese.
La misura cautelare in carcere è stata disposta oltre che per Cosimo Leone, anche per Vincenzo Leone, membro del gruppo ma autorizzato ad gestire in autonomia anche una seconda piazza di spaccio. E poi ancora Giovanni Leone, Vincenzo Basile, Cosimo Carriero, Michele Costantino, Pasquale Lupoli, Giovanni Marzulli Davide Nigro e Marco Semeraro.
Ai domiciliari sono finiti tra gli altri Veronica Giudetti, Teresa Malizia, Valentina Petruzzella Scarcia, Anna Maria Quaranta, Angelo Briganti, Massimo Catapano, Carmine Eramo, Cosimo Friuli, Carmelo Nigro e Cristian Sorce.
Come detto, Cosimo Leone è stato individuato come promotore organizzatore dell'associazione con compiti di decisione e pianificazione del programma criminoso e di gestione dei contatti con i fornitori delle sostanze stupefacenti, nonché di supervisione delle operazioni di raccolta del denaro necessario per riferimenti abituali a provvedere alla raccolta del denaro. Tre corrieri al momento indagati a piede libero. Accanto a Cosimo Leone operava Vincenzo Leone mantenendo gli stessi compiti, ma in particolare quello di approvvigionamento della droga dai fornitori baresi.
A Giovanni e Cosimo Leone, nonché a Veronica Giudetti e Teresa Malizia era affidato il ruolo di custodi della droga, che veniva lavorata e preparata per essere poi consegnata ai pusher