Nadia Toffa era diventata cittadina onoraria di Taranto per le sue inchieste sull'inquinamento ambientale e le sue battaglie al fianco dei bambini malati di cancro ed oggi a lei è stato intitolato il reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale «SS. Annunziata». Alla cerimonia di intitolazione, questa mattina, hanno partecipato anche i genitori della co-conduttrice e inviata della trasmissione di Italia 1 «Le Iene» scomparsa prematuramente lo scorso agosto, il papà Maurizio e la mamma Margherita.
Nadia era stata testimonial della campagna di vendita solidale delle magliette con la scritta 'Ie jesche pacce pe tè (io esco pazzo per te) ideata dagli amici del Mini Bar del rione Tamburi attraverso la quale fu raccolta la somma di 527mila euro servita anche per l’assunzione di una pediatra. Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il direttore generale dell’Asl Stefano Rossi, il primario del reparto Valerio Cecinati, la promotrice della raccolta firme per l’intitolazione Alessandra Marotta, il titolare del mini bar del rione Tamburi Ignazio D’Andria, il presidente dell’associazione Arcobaleno nel cuore Santo Casto (che hanno collaborato con Nadia Toffa alla raccolta fondi). Per l'occasione sono state inaugurate le nuove stanze del reparto, che andranno a potenziare i servizi esistenti, ed è stata scoperta la targa commemorativa.
"Sono molto emozionata ma molto felice di essere qui con voi. Nadia amava Taranto, amava i bambini di Taranto, ha fatto di tutto per aiutarli e ci è riuscita. Lo faremo anche noi. Continueremo con la fondazione creata a suo nome a dare fondi a questo reparto di Oncoematologia pediatrica. Ringrazio tutti di cuore, vi voglio bene, mi sento meno sola accanto a voi perchè mi date tanto calore". Così Margherita, la mamma di Nadia Toffa, intervenuta oggi alla intitolazione del reparto di Oncometologia pediatrica dell'ospedale Santissima Annunziata di Taranto alla co-conduttrice e inviata delle Iene, scomparsa lo scorso agosto, testimonial della campagna di vendita solidale delle magliette 'Ie jesche pacce pe te' (io esco pazzo per te). Anche il papà di Nadia, Maurizio, si è detto "molto contento della vicinanza mostrata dalla comunità tarantina. Avete esaltato mia figlia - ha detto - e vi ringrazio. Era una ragazza splendida in tutti i sensi, che anche attraverso il suo lavoro si spendeva per gli altri, a favore dei più deboli. Sieste stati tutti molto umani, nel senso di averle voluto un gran bene. Nadia ha riunito il sud con il nord e noi siamo orgogliosi di quello che ha fatto".
EMILIANO, PRIMA VIENE SALUTE E POI PROFITTO - «Non si parla mai dei dati epidemiologici, dello stato di cattiva conservazione della fabbrica che mette a rischio anche gli operai. Non abbiamo intenzione di danneggiare l’economia nazionale, ma vogliamo che questo Paese rispetti la Costituzione perché prima viene la salute delle persone e poi la produzione». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenendo alla cerimonia di intitolazione del reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto a Nadia Toffa. Presenti anche i genitori della co-conduttrice e inviata delle Iene, scomparsa prematuramente lo scorso agosto.
«Il presidente della Regione - ha aggiunto Emiliano - non si accontenta di migliorare i servizi degli ospedali, noi dobbiamo chiudere le fonti inquinanti. Nadia Toffa ha cominciato da lì, ha capito che serviva attacco e difesa, ha raccontato la reale situazione di Taranto spiegando che i dati epidemiologici sono superiori alla media regionale, qui si muore di più che in altri luoghi, molti italiani lo ignorano. Unire nord e sud nella verità non è cosa semplice». Il governatore ha sottolineato che "Nadia è stata una giornalista con la G maiuscola, non una benefattrice. Sono ancora tutti là i suoi servizi. Basta rivederli e studiarli. Nadia era per noi non solo un guerriero ma un garante. Questo garante non è morto. Il garante Nadia Toffa è vivo». Le sue «parole - ha concluso Emiliano - sono lì. Ognuno di noi si dovrà confrontare vita natural durante con quelle parole. Quando giro per l’Italia mi chiedono: ma perché sei contro l’Ilva? Io devo guardare in faccia i genitori di quei bambini malati e dire cosa dobbiamo fare. Margherita, la mamma di Nadia, con la sua fondazione potrà darci una mano in questa operazione verità, altrimenti ci diranno ancora che danneggiamo l'economia nazionale».
(foto Todaro)