È cominciata in piazza Libertà, davanti alla Prefettura di Bari e ai Giardini De Nittis di Barletta, la manifestazione 'Per Gaza', organizzata in tutta Italia dalla Cgil. Nel capoluogo pugliese aderiscono anche Pd Puglia, Sinistra Italiana, M5S, Rifondazione comunista e diverse associazioni. Sul marciapiede è stata stesa un’enorme bandiera della Palestina, altre sono issate dai presenti.
«Siamo qui per dire che una strada alternativa è possibile - spiega il segretario generale della Cgil Bari, Domenico Ficco - siamo con la Palestina, siamo per la libertà, la dignità del popolo palestinese siamo per la pace».
Bari é una delle sei tappe pugliesi della manifestazione, alla quale è collegato anche uno sciopero di quattro ore che sarà replicato lunedì dai sindacati di base. Presente la segretaria generale della Cgil Puglia, Gigia Bucci, l’europarlamentare e candidato progressista alla presidenza della Regione Puglia, Antonio Decaro, e la vice sindaca Giovanna Iacovone. «Quello che accade lì - ha detto Ficco dal palco - è una violazione del diritto internazionale ed è una cosa pericolosissima». «I governi - ha spiegato - hanno scelto che quello che interessa è investire in armamenti e nelle lobby che ci sono dietro le guerre. Da Bari, terra di accoglienza, non possiamo stare zitti».
Iacovone ha spiegato che «Bari è accanto alla Palestina» e che «l'omissione in questo momento è un reato. Noi abbiamo fatto dichiarare dalla Fiera del Levante lo Stato di Israele non gradito nelle relazioni commerciali», e che «noi come città di Bari non vogliamo essere complici di questo genocidio. Invece io riscontro un’assenza del nostro governo, che continua a fare affari con Israele, e dell’Europa». Ficco ha richiamato la necessità di «azioni concrete e di sanzioni» perché «non ci si può solo indignare».
Iacovone ha spiegato che «Bari è accanto alla Palestina» e che «l'omissione in questo momento è un reato. Noi abbiamo fatto dichiarare dalla Fiera del Levate lo Stato di Israele non gradito nelle relazioni commerciali».
Durante la manifestazione è stato organizzato un flashmob nel quale la bandiera palestinese adagiata sul marciapiede è stata sollevata da decine di persone.
Presente al sit in anche il candidato governatore Antonio Decaro: «Manifestare è importante perché serve a far prendere coscienza rispetto a quello che sta accadendo: un massacro, un genocidio. In un momento in cui l'Europa non riesce ancora a trovare coraggio e anche le sanzioni che sono state proposte rispetto ai patti bilaterali con Israele sono insufficienti ma soprattutto tardive», ha sottolineato a margine della manifestazione..
«Noi in Europa siamo stati complici di questo genocidio - ha aggiunto - perché non abbiamo trovato il coraggio di avere una risposta univoca nei mesi passati». Quanto alla posizione del governo italiano rispetto alle sanzioni, «non riusciamo a capire per quale motivo non riesca a prendere una posizione davanti a uno sterminio di civili, di bambini, di uomini, di donne che ormai avviene da mesi - ha detto Decaro -. Non si riesce a capire perché su una situazione disumana non riusciamo a prendere una posizione», ha concluso.