"Con mirabile energia e tenacia, ora muovendosi all'attacco, ora resistendo a violenti ed insidiosi assalti nemici, resero col loro sangue, sacro alla Patria, il monte San Michele e le sue balze". Le parole della motivazione della medaglia d'oro alla bandiera di guerra del 9° Reggimento fanteria, concessa per i fatti del luglio 1915. sono riecheggiate nella caserma "Lolli Ghetti" di Trani, sede del reparto. Alla presenza del prefetto Emilio Dario Sensi e del sindaco, Amedeo Bottaro, è stato ricordato il 104° anniversario della terza battaglia dell'Isonzo sul monte San Michele dove, durante la prima guerra mondiale, i "bianchi fucilieri" del 9° Reggimento opposero un'eroica resistenza al nemico, perdendo 1.500 uomini, compresi 65 ufficiali.
Il comandante del reparto, colonnello Claudio Bencivenga, con la bandiera di guerra ed il Reggimento in armi, ha rievocato gli eventi bellici così come furono annotati sul diario di guerra dell'epoca ed è stato esposto il drappo tricolore, macchiato del sangue del gruppo bandiera che nella notte del 24 ottobre 1915 venne colpito da una granata nemica.
Dal 1734, il 9° Reggimento, ha partecipato a tutte le campagne di guerra e le missioni più importanti, impiegando in questi ultimi anni, il proprio personale anche nelle operazioni nazionali ed estere, tra le quali, Albania, Kosovo ed Afghanistan.
Il Reggimento, alle dipendenze della Brigata Pinerolo, è proiettato nel futuro, aderendo all'importante progetto di digitalizzazione della forza armata, ma mantiene vive le tradizioni di un glorioso passato.
Alla cerimonia, hanno partecipato i familiari dei militari in servizio, le associazioni combattentistiche e d'Arma e 200 tra alunni e docenti delle scolaresche della città di Trani. Per l’occasione, è stata effettuata una visita guidata presso la sala museale del Reggimento in cui sono raccolti i cimeli storici. E’ stata, inoltre, allestita una mostra statica dei principali mezzi e materiali in dotazione all’Esercito dove è stato possibile toccare con mano gli equipaggiamenti propri dell'unità, con particolare attenzione alla componente digitale del kit “Soldato sicuro”. Gli studenti hanno potuto vedere da vicino il veicolo blindato medio 8x8 “Freccia” automezzo tecnologicamente innovativo.