Sabato 06 Settembre 2025 | 11:05

Potenza, cartelli e lumini dopo notizia riapertura chiesa Trinità: le voci dei cittadini

 
Redazione online (foto e video Tony Vece)

Reporter:

Redazione online (foto e video Tony Vece)

Nel 2010 furono ritrovati i resti di Elisa Claps

Giovedì 18 Marzo 2021, 11:12

Dopo le polemiche relative alla riapertura della chiesa della Trinità a Potenza, in cui sono stati trovati nel 2010 i resti di Elisa Claps, sono comparsi in queste ore alcuni cartelli e lumini per terra. 

(foto e video Tony Vece)

RISTRUTTURAZIONE SI', RIAPERTURA NI' (di Giovanna Laguardia) - Chiesa della Trinità: ristrutturazione sì, riapertura nì. Non si placa il dibattito sul futuro della chiesa, nel cui sottotetto nel 2010 vennero ritrovati i resti di Elisa Claps, dopo l’inizio del lavori di ristrutturazione. E se tutti, o quasi, sono d’accordo sulla necessità di restaurare l’antico monumento, riguardo alla sua destinazione d’uso, le posizioni sono diverse e variegate. Abbiamo sentito il parere di esponenti del mondo della cultura, della società civile e della politica, a cominciare dal sindaco della città, Mario Guarente.
«Credo che debba essere la comunità a scegliere sul futuro di quella struttura - ha detto il primo cittadino -. Va bene ristrutturarla, ma occorre una riflessione attenta se debba rimanere consacrata o se debba avere altra vocazione. Credo che si debba avere rispetto per ciò che è successo e per la famiglia di Elisa Claps, ma tenerla chiusa e coperta dai teli del cantiere è un po come volere nascondere la testa nella sabbia anche rispetto ai fatti che sono drammaticamente impressi nella nostra memoria». Il vice sindaco Antonio Vigilante, in una nota, aveva rimarcato che la chiesa della Trinità «è nel cuore di ogni potentino, sia per ciò che ha rappresentato e rappresenta per le generazioni che in essa e grazie a essa hanno vissuto la propria cristianità, sia per il ricordo di Elisa. È necessario che le debolezze umane, purtroppo presenti, non pregiudichino la fede cristiana, fondamento della nostra comunità e riferimento per le generazioni future». Per il vice presidente del consiglio comunale Rocco Pergola «andava risolta senza perdere tempo la questione dei problemi statici della chiesa e del campanile e questa è la cosa principale che ci interessa da amministratori della città, perché un edificio antico, senza manutenzione per tanti anni, diventa anche un pericolo nel cuore del centro storico dove migliaia di persone passano tutti i giorni. Per quanto riguarda la destinazione, io avrei aperto un confronto con la città e anche con la famiglia per una decisione partecipata, sia sulla destinazione della chiesa, sia sulla ricostruzione della canonica. Un confronto aperto e trasparente, senza trincerarsi su posizioni preconcette, anche perché i soggetti attuali non hanno responsabilità e comunque la chiesa è un patrimonio storico della città».
Anche Marco Falconeri del Movimento Cinque Stelle, nell’esprimere «solidarietà alla famiglia di Elisa Claps», riconosce «lo sforzo di sistemazione edilizia di un importante edificio dal valore storico e culturale della nostra città», ma lancia un appello per «proporre alla Chiesa una soluzione alternativa alla destinazione d'uso che non sia quella del culto ma quella di creazione di uno spazio aperto al pubblico in memoria di Elisa».
Il sottosegretario all’editoria Giuseppe Moles dice: «Ho apprezzato il fatto che si sia dato corso ai lavori di ristrutturazione, perché la Trinità non poteva rimanere in stato di abbandono. Il tema della sua destinazione è molto delicato, per rispetto alla memoria di Elisa e alla sua famiglia. Su questo punto ho fiducia nella scelta del Vescovo che ho sempre apprezzato per il suo innato rispetto e attenzione per i sentimenti della sua comunità e in questo caso della famiglia Claps. Sono certo che si troverà il giusto strumento per contemperare l’esigenza del ricordo di Elisa e quella di recuperare e far tornare al suo splendore un monumento».
Per la giornalista Rai Carmen Lasorella «ciò che è successo a Potenza è un fatto gravissimo ed ha creato un vulnus, ma è anche vero che le chiese sono state e sono teatro di crimini. Quante volte la gente è stata uccisa o ha ucciso in una chiesa, o una chiesa è stata profanata ma non per questo è stata sottratta al culto. La decisione su questo attiene all’autorità religiosa. Non è una decisione che possa passare da un sondaggio o essere dettata dell’emotività. La chiesa della Trinità che io ricordo, era un punto di incontro in un centro storico, oggi degradato, dove sta chiudendo tutto. Potrebbe diventare un utile segnale di ripresa per vita sociale e spirituale. Un luogo dove proprio perché è accaduto un delitto orrendo, si ha il dovere-diritto della memoria, non privando del diritto di culto una comunità che è stata privata di tutto». Secondo lo scrittore Gaetano Cappelli «quelli che sostengono che la chiesa andrebbe sconsacrata, dovrebbero sapere che se si sconsacrassero tutte le chiese dove sono avvenuti fatti di sangue, molte sarebbero chiuse. Un esempio a noi vicinissimo è la famosa chiesa dove don Peppe Diana, una ventina di anni, fa venne massacrato dalla camorra. Bene, la chiesa è stata subito dopo riaperta. Per quanto riguarda il rispetto che si deve alla famiglia Claps e alla povera Elisa, il nome dell'assassino è conosciuto e sta scontando la sua pena in Inghilterra. In quella stessa chiesa migliaia di potentini sono stati battezzati, cresimati, comunicati e qualcuno si è andato alche a “infrattare”, immagino senza sapere della povera Elisa. E poi il numero sterminato di potentini che si sono sposati o hanno salutato per l'ultima volta i loro cari. Tutto questo conta qualcosa o conta solo un assassinio perpetrato da un killer sociopatico? E se dopo l'assassinio di don Peppe Diana la chiesa fosse stata chiusa, non sarebbe stata un segno della vittoria del male?».
Lo chef e inviato Rai Peppone Calabrese vorrebbe che la chiesa della Trinità diventasse «una struttura a carattere nazionale o anche internazionale per la parità di genere e per combattere la violenza sulle donne, a 360 gradi, in tutte le modalità possibili. Questo non esclude l'utilizzo religioso. Dovrebbe essere una chiesa aperta, accogliente, una chiesa oratorio centro propulsivo di idee, magari anche un partenariato con le associazioni e con le istituzioni».
Libera chiede innanzitutto verità. «L’annuncio di voler riaprire al culto la chiesa - è scritto in una nota - pone, all’opinione pubblica, inquietanti domande. La Curia potentina, prima di ristrutturare un edificio, deve cercare la verità e fare chiarezza su quanto accaduto in quella chiesa». Libera chiede «uno sforzo per una memoria che si traduca in un impegno per non lasciare soli i familiari, per non renderli vittime dell’indifferenza e della rassegnazione». Intanto “Comitato per Elisa” avvia petizione on line per chiedere alla Curia “verità” sul ritrovamento del corpo prima di qualsiasi decisione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)