LECCE - Bene l’impegno del Ministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova per un intervento risolutivo d’intesa con il Ministero dei Beni Culturali, in collaborazione con la Regione Puglia, per le necessarie deroghe ai vincoli paesaggistici per l’espianto di ulivi ed il reimpianto di culture arboree diverse dai soli ulivi resistenti. E’ il plauso di Coldiretti Puglia a quanto anticipato dal Ministro Bellanova durante la visita in Salento alla cantina Cantele Vini di Guagnano.
La diversificazione, infatti, è ancora al palo – denuncia Coldiretti Puglia - con le domande di impianto di colture diverse dall’ulivo, come il vigneto, regolarmente bocciate dalle commissioni paesaggistiche per ‘salvaguardare la matrice olivetata’, mentre il Salento muore di burocrazia e arde per gli ulivi secchi e le sterpaglie nei campi ormai abbandonati.
“La liberalizzazione dei reimpianti con l’adeguata diversificazione colturale è un passaggio fondamentale – ha ribadito il presidente di Coldiretti Lecce, Gianni Cantele al Ministro Bellanova - per una ricostruzione efficace dal punto di vista economico e paesaggistico, puntando oltre che sulle due varietà resistenti di ulivo, sempre con il supporto della scienza, su altre varietà tipicamente mediterranee, perché bisogna ridare agli agricoltori le chiavi delle loro aziende e il loro futuro, attraverso i reimpianti, gli innesti e la sperimentazione, privilegiando tutte le piante ospiti appartenenti a varietà per le quali vi sia una evidenza scientifica, anche se non definitiva, su tolleranza e resistenza al batterio.
“E’ essenziale dopo tanti anni il coordinamento fra le parti dello Stato – ha ribadito il presidente Cantele - perché anche le risorse del Piano di Rigenerazione destinate alla diversificazione risultano così bloccate, con il rischio di andare in fumo senza i necessari provvedimenti ordinamentali nazionali, vanificando progettualità e finanziamenti per la diversificazione delle filiere agroalimentari”.
Senza deroghe ai vincoli nazionali paesaggisti, idrogeologici e di qualunque altra natura agli espianti per l’area infetta delle zone ormai distrutte dal batterio – aggiunge Coldiretti Puglia – la provincia di Lecce è ingessata e destinata a morire di burocrazia, prima ancora che di Xylella.
Plauso del presidente Cantele all’accelerata impressa dal Ministro al Piano per la Rigenerazione olivicola da 300 milioni, con l’approvazione dei decreti attuativi, e la necessità di “una stretta al finanziamento per le attività di ricerca dei laboratori, monitoraggio e campionamento grazie ai 10 milioni stanziati dal Piano”, ha chiesto Cantele.
Solo nell’area infetta risultano contaminati 183mila ettari e 21 milioni di alberi e contro il dilagare della Xylella che è arrivata a Locorotondo “i fondi UE per monitoraggi e test di campionamento 3 milioni di euro per tutto il territorio italiano e per altri 7 patogeni della stessa categoria, sono solo briciole. Il monitoraggio visivo non basta certamente, come è ormai evidente, perché serve il campionamento anche di piante malate ma ancora asintomatiche, perché non presentano alcun segno di disseccamento evidente”, afferma il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.
Sono saliti a 1,6 miliardi i danni provocati dal diffondersi della Xylella fastidiosa – ricorda Coldiretti Puglia - il batterio che provoca il rapido disseccamento dell'olivo, che avanza inesorabilmente in Puglia dove è comparsa per la prima volta nell’ottobre del 2013, quando fu data la prima segnalazione di anomali disseccamenti su un appezzamento di olivo.
“In sei anni si sono susseguiti errori regionali, incertezze e scaricabarile che hanno favorito l’avanzare del contagio e dopo aver fatto seccare gli ulivi leccesi - ha consluso il presidente Cantele - ha intaccato il patrimonio olivicolo di Brindisi e Taranto, arrivando pericolosamente in provincia di Bari, con effetti disastrosi sull’ambiente, sull’economia e sull’occupazione”.
La diffusione della Xylella Fastidiosa potrebbe costare miliardi di euro nei prossimi 50 anni in Europa, mentre in Italia, se l’espansione della zona infetta non venisse arrestata, l’impatto economico potrà crescere fino a 5,2 miliardi di euro – conclude Coldiretti Puglia - sulla base dello studio della prestigiosa rivista americana PNAS (Atti della Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti d'America) sulla valutazione dell'impatto di Xylella fastidiosa pauca sull’olivicoltura in Italia, Grecia e Spagna, studio realizzato nell'ambito del Progetto H2020 POnTE da un team multinazionale di ricercatori guidato da economisti dell'Università di Wageningen (Olanda).
LE PAROLE DELLA BELLANOVA - «Nella mia visita alla Cantina Cantele di Guagnano, in provincia di Lecce» a «moltissime" donne «ho potuto finalmente annunciare la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del Decreto 'Donne in campò e dunque l’avvio di una misura che ho voluto con forza in Legge di bilancio esclusivamente rivolto alle donne agricoltrici». Lo sottolinea su Facebook la ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova, oggi in Salento e nel Tarantino in visita ad aziende vitivinicole. Il Decreto, che punta a valorizzare il ruolo delle donne in agricoltura, definisce i criteri di mutui agevolati a tasso zero per sostenere, spiega Bellanova, iniziative di sviluppo o consolidamento di aziende condotte da imprenditrici, con investimenti agricoli e nella trasformazione e commercializzazione dei prodotti della terra. Quella della Cantina Cantele «non è solo una storia di eccellenza - sottolinea - ma anche, come raccontato con una punta di orgoglio dal proprietario, Gianni Cantele, la fortunata storia di una emigrazione al contrario, dal nord nel Mezzogiorno, complice l’amore, quello svelato nel bel libro su Teresa Manara». Sempre a Guagnano, Bellanova ha fatto sapere di aver visitato un’altra realtà di eccellenza, la Cantina Feudi di Guagnano: "Con Gianvito, Carlo e Franco che hanno ereditato dai loro nonni vignaioli la passione per la terra e l’uva. La loro è anche una bella sperimentazione di cantina diffusa: una parte dell’azienda qui a Guagnano, poi la produzione, la vinificazione e l'imbottigliamento a Campi, che nel Salento è stata una delle realtà più importanti a livello nazionale. Parliamo anche di un affaccio alla produzione biologica importante, su vigne che erano abbandonate e che l’azienda ha salvato valorizzandole». (
Il ministro Bellanova è atteso poi alla Sagra del Vino di Carosino dove i visitatori potranno ugualmente sorseggiare e degustare il vino, rispettando le norme anti covid, presso le cantine Giai Vini (Corso Umberto) e Tenute Salentine (via De Gasperi). Il Palazzo Fudale del Castello D’Ayala Valva rappresenterà il contenitore principale della festa attraverso il convegno “Le Politiche agricole nazionali ed europee nel settore vitivinicolo. La tutela del Primitivo”; alla presenza delle autorità locali e del settore, oltre al Ministro Teresa Bellanova.