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Emiliano al PTA di Trani e all'inaugurazione di Urologia ospedaliera del “Bonomo” di Andria

 
Redazione online

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Il governatore visita presidio assistenza dopo chiusura ospedale

Martedì 21 Luglio 2020, 17:27

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TRANI -  «Continua il percorso di rafforzamento del Presidio territoriale di assistenza di Trani, che è un vero e proprio ospedale, completo in tutte le sue parti, che non ha posti letto ma tutto quello che ha un ospedale di primo livello e che supplisce a delle decisioni del passato, nelle quali io non c'entro niente, e che risarcisce la città di Trani per le distrazioni del passato». A dirlo è il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che a Trani ha visitato l'oramai ex ospedale, attualmente Pta, dove sono stati completati i lavori nella hall, il «Percorso Donna», l'Oncoematologia e gli ambulatori di Oculistica e Pneumologia.
«Ovviamente - prosegue il governatore - questo è stato realizzato nell’ambito di ciò che è possibile fare, perché è ovvio che il dispositivo della sanità italiana, come è ormai noto a tutti, è sotto il controllo ferreo del ministero della Salute e del ministero dell’Economia e Finanze ma, dentro le possibilità che abbiamo e che abbiamo avuto, abbiamo investito in modo eccezionale, direi quasi sproporzionato, proprio perché eravamo consapevoli del danno che Trani aveva subito in passato». Emiliano si riferisce alla chiusura dell’ospedale e alla sua trasformazione in Pta.
«Il direttore generale Alessandro Delle Donne - ha aggiunto Emiliano - ha dotato questo presidio di dispositivi che sicuramente non ci sono neanche negli ospedali di base e che qualche volta neanche in quelli di primo livello».

L'INAUGURAZIONE AD ANDRIA - «Abbiamo fatto un lavoro pazzesco in tutta la Puglia che ci ha portato a risalire dall’ultimo posto tra le sanità italiane fra le prime dieci, nel gruppo di testa». Lo ha detto il presidente della Regione Michele Emiliano, a margine di una visita all’ospedale di Andria dove ha inaugurato il reparto di Urologia. "L'Università di Foggia oggi è ad Andria - ha detto - e questo è il primo reparto della Bat che si dice clinicizzato, che diventa sede della prestigiosa e devo dire vivacissima facoltà di medicina di Foggia». "Sto apprezzando molto - aggiunto - la capacità della Asl Bt di accogliere le innovazioni che normalmente , in un mondo non facile come quello della sanità e dell’università, non vengono accolte sempre con tanto entusiasmo. Sono ambienti tendenzialmente conservatori», invece qui, con la Regione, "siamo riusciti, grazie anche all’intelligenza del direttore generale Alessandro Delle Donne, a realizzare qualche cosa di straordinario». «È un pò l’idea che abbiamo di una sanità pugliese, stellare, collegata con la formazione e con la ricerca che, ovviamente, si fonda sulle Università, si collega con gli istituti di ricerca pubblici e privati e costituisce una diretta applicazione dei risultati della formazione e della ricerca sull'assistenza, che è il compito delle Asl», ha spiegato Emiliano. Il presidente della Regione ha voluto specificare che «questo non è post Covid, questo è il piano che abbiamo sempre avuto in testa e che, grazie al Covid, siamo riusciti a spiegare meglio al Ministero della Salute e al Mef, il ministero per l’Economia e finanza, che è il vero comandante della sanità italiana». "Siamo riusciti a spiegare - ha concluso Emiliano - che noi possiamo risparmiare denaro nel medio lungo periodo se avremo una sanità forte, soprattutto se avremo la possibilità di formare i medici qui, perché questo ci consente di non farli scappare via, di specializzarli, perché quando si specializzano fuori poi riacchiapparli è molto difficile». 

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