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Corato, l’hair stylist-pittrice che trasforma le emozioni in arte

 
Gianpaolo Balsamo

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Gianpaolo Balsamo

Barbara Cantatore, un'artista delle acconciature ma, anche, del pennello. Autodidatta, la sua pittura iperrealista suscita stupore e meraviglia

Martedì 09 Giugno 2020, 08:23

16 Dicembre 2023, 15:23

CORATO - A volte il talento e la passione riescono ad emergere nonostante le scelte che si fanno nella vita. E, altrettanto per caso, può capitare che, attraverso un pennello ed una tavolozza, si riesca a rappresentare le proprie emozioni, guardarsi dentro e scoprire la parte più nascosta di sè e poi raccontarsi. Un racconto in codice che al posto delle parole usa i colori, le sfumature, i chiaro-scuri che diventano simboli e metafore di quel sentire.

Nasce così l’arte di Barbara Cantatore che, in realtà, artista nella vita lo è davvero: da oltre 30 anni, infatti, fa la parrucchiera a Corato e nel suo salone di acconciature «Kabà» sfilano ogni giorno donne che affidano alle esperte mani dell’hair stylist non solo i propri capelli ma, anche, i propri desideri più reconditi, di quelli che si fa fatica a raccontare. E così, Barbara, con estro e professionalità, tra forbici e balayage, una messa in piega e una permanente, riesce a creare acconciature sempre nuove e originali, trasformando in realtà i sogni delle sue clienti. Potrebbe bastare questo per definire Barbara Cantatore una maestra di stile e artefice della metamorfosi di una donna, un’artista fantasiosa e di grande senso estetico.

Ma, in realtà, da un paio di anni la parrucchiera coratina ha dimostrato di essere anche un’artista del pennello. Un’autodidatta che, ci confida, dipinge d’istinto, senza una tecnica precisa, rapita ogni volta da un qualcosa che la trascina in un limbo dove, senza una spiegazione e un perché, riesce a trasformare i suoi dipinti in autentiche opere d’arte.

«Che dirti? Io non mi definisco artista, sono semplicemente una a cui piace dipingere qualsiasi cosa mi arrivi al cuore. Per me dipingere – arrossisce mentre ci risponde - equivale a mettere a nudo la mia anima senza dire una parola, dando forma e corpo ad un'emozione».

Non è un caso che il suo primo quadro è successivo ad un’emozione forte quale fu la morte di suo padre Michele, dal quale forse ha ereditato la passione per la pittura.

Anche se la vera artista in famiglia, Barbara ci tiene a sottolineare, è sua sorella Luisella, pittrice e scultrice di fama, le cui opere in bianco e nero sono state apprezzate durante importanti spazi espositivi a Venezia e Milano e da diversi esperti d’arte. ,   

È schiva Barbara Cantatore, vorrebbe parlare di sua sorella ma noi la riportiamo alla sua arte, al suo talento di parrucchiera-pittrice.

«È cominciato tutto per caso, col quel forte desiderio di dipingere una tela bianca e di farne diventare poesia visibile agli occhi. Mi sono munita di pennelli, colori acrilici, una tela ed un cavalletto ed ho dato spazio alle emozioni senza sapere dove mi avrebbero condotto, ma sentivo che il mio cuore voleva sfogarsi».

«La pittura intesa come poesia muta», lo scriveva anche Leonardo Da Vinci. «Verissimo! Un concetto perfetto, sono d’accordo, credo che un dipinto debba parlare da sé. Ognuno di noi deve interpretare l’opera in base allo stato d’animo presente: l’unico ruolo dell’artista è di fornire una semplice traccia data dal titolo. Il resto è davvero una “poesia muta”».

Quello che colpisce dell’arte pittorica di Barbara Cantatore è la sua capacità di trasmettere emozioni e sentimenti. La sua pittura iperrealista suscita stupore e meraviglia. Guardando le sue opere è difficile credere che non siano semplicemente fotografie di persone, paesaggi o di oggetti. Una pittura che tiene conto di una innata propensione a cogliere e trasmettere il bello. D’altra parte cosa è l’arte se non «amore rivestito di bellezza»?

«Non ci crederai - ci confida l’hair stylist-pittrice – ma questa frase di Giovanni Segantini è tra le mie preferite…»

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