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Dalla «Pausa» di Coco l'ispirazione dell’estate

 
Venera Elisa Fichera

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Venera Elisa Fichera

Lagerfeld firma una collezione sognante, rilassata e chic

Lunedì 09 Luglio 2018, 20:27

Estate 2018. Mentre siete intenti a scegliere il vostro costume da bagno per quest’estate, italiana o no vedete voi, vi raccontiamo l’affascinante storia de «La Pausa», buen retiro di Coco Chanel adagiato sul promontorio di Roquebrune-Cap-Martin in Costa Azzurra, a cui è dedicata la sfilata Chanel Cruise 2019.
Karl Lagerfeld, direttore creativo della maison, sognava di presentare la collezione crociera su un autentico e galleggiante transatlantico... ma ha dovuto optare per la più saggia scelta di portare su terra ferma, al Grand Palais di Parigi, un’enorme riproduzione di nave da crociera, metafora di una dimora estiva piena di storie e segreti gelosamente custoditi dal mare.
Set-up e creazioni celebrano, infatti, il legame indissolubile di Mademoiselle Coco con il mare, negli anni Venti fu la prima stilista a disegnare una fortunata linea di costumi da bagno tanto apprezzata dall’alta borghesia.
Una parata di capi dal gusto marinière. Le mille righe bianche e blu navy si incontrano mentre percorrono traiettorie orizzontali e verticali. Le onde marine vivono su PVC, nei ricami in paillettes degli abiti da sera e sui jeans sdruciti tra blazer, cropped boxy jacket e pantaloni dalla vestibilità ampia.

Le ragazze in vacanza indossano il basco à la parisienne, il cappello di paglia a tesa larga e mini borsette-salvagente.
«La Pausa» si manifesta ancora sulle t-shirt e nelle stampe.

Tutto rimanda a quella villa con patio e persiane azzurre con un’architettura ricca di riferimenti a quella di Aubazine, l’ex abbazia trasformata in orfanotrofio in cui Gabrielle Chanel trascorse la sua adolescenza. Nella sua residenza estiva Mademoiselle, immersa in un’atmosfera rilassata e informale, riceveva i suoi amici, tra questi il Duca di Westminster, Misia Sert e alcune figure di spicco della scena artistica e intellettuale come Jean Cocteau, Paul Iribe, Serge Lifar, Pierre Reverdy e Salvador Dalí.
Alcuni sostengono che il nome «La Pausa» derivi dalla leggenda provenzale secondo cui Maria Maddalena soggiornò in Costa Azzurra facendo una «pausa» qui dopo la crocifissione di Gesù Cristo. Oggi questo scrigno colmo di testimonianze della vita di Gabrielle Chanel fa parte del patrimonio della griffe che intende utilizzarla «per diffondere la cultura e i valori di Chanel».

venisafichera@gmail.com

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