LECCE - Crescono le polemiche sul traffico, sempre più congestionato nelle ore di punta, e sui cantieri. Ieri è stato il primo giorno di stop in un tratto di via San Cesario per i lavori di Rfi sul pinte ferroviario, con accesso consentito solo ai residenti. Gli incolonnamenti su via Rudiae andando verso il centro, dal ponte di Monteroni, hanno causato lunghe file nelle ore di punta. In viale Grassi il traffico è stato quasi sempre intenso, ma non è una novità.
Nel viale della stazione si sono formate file con traffico in tilt, causato spesso dai parcheggi selvaggi. Il cantiere delle stazione, di fronte al quale gli operai erano intenti a intervenire sul manto stradale, ha causato qualche ulteriore rallentamento.
Meno trafficate, nel corso della mattinata, alcune vie interne, come via Martiri d’Otranto e via Di Ussano, anche queste strade di solito prese d’assalto da chi deve raggiungere la stazione. Mentre l’area del sottovia alle 11 era già occupata da materiale edile, con due operai all’interno.
Intanto, i turisti hanno affollato la stazione anche ieri, costretti a trascinare bagagli per lunghi tratti e per le scale, tra cantieri che sembrano infiniti e verde sempre più ingiallito. E l’opposizione attacca e parla di una «città presa in giro».
Il consigliere di minoranza, Giovanni Occhineri, ha dato la colpa al Giro d’Italia, durante la commissione controllo XI di ieri mattina, che avrebbe dilatato i tempi dei lavori in città e la manutenzione ordinaria del verde. Anche il Centro di raccolta rifiuti di Frigole è un «cantiere in attesa», che potrebbe essere ultimato a settembre. Il dirigente dell’ufficio Ambiente, Francesco Magnolo, ha chiarito nel suo intervento a Palazzo Carafa che ci sono stati ritardi nella consegna dei materiali metallici di copertura e per la nomina del responsabile del collaudo. Non c’è, però, una data certa. Il presidente della Commissione controllo, Antonio Rotundo, ha chiesto approfondimenti «perché un ritardo di 180 giorni non è accettabile, dopo aver speso 500mila euro».
Anche Gabriele Molendini di Lecce città pubblica dà la colpa al Giro che l’amministrazione ha voluto a tutti i costi: «Non si contano i cantieri in clamoroso ritardo, i cui lavori dovevano essere finiti e non lo sono. Altri poi sono finiti da tempo ma, quanto realizzato non è stato consegnato alla città e versa in semiabbandono, costringendo talvolta ad interventi ulteriori di “ripristino”».
L’elenco che fa il componente del movimento dell’ex sindaco Salvemini è lungo: Bacino di Acquatina (fine lavori prevista per il 23 maggio 2024); Borgo Piave: ristrutturazione fabbricato ex Marina per edilizia sociale (fine lavori maggio 2024); la mensa scolastica di Frigole, scuola IV Circolo (05/09/2024); sempre a Frigole il Centro riuso e raccolta ingombranti (fine lavori aprile 2024); riqualificazione di via Trinchese (termine il 16 giugno), via Alvino, piazza Libertini e centro sportivo di via Potenza (tutti con fine lavori prevista nei giorni scorsi); la pista di pattinaggio antistadio (maggio 2024). Infine l’Infopoint ex Agip e la riqualificazione dell’area di via San Nicola antistante al cimitero. La maggioranza replica che tanti cantieri sovrapposti sono una difficile eredità della precedente amministrazione, ma che si cerca in ogni modo di accelerare.