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Bari, Meloni a sostegno di Fitto: «Voto strategico in Puglia, manderemo a casa Emiliano e Conte»

 
Redazione online (foto Luca Turi)

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Redazione online (foto Luca Turi)

La leader di Fratelli d’Italia ha partecipato a un incontro a Largo Giannella per sostenere il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione. Ha incontrato i candidati delle liste di Fratelli d'Italia

Mercoledì 26 Agosto 2020, 20:35

20:36

BARI - «Obiettivamente credo che il voto dei pugliesi sia oggi un voto particolarmente strategico. Penso che qui si possa, insieme a Michele Emiliano, mandare a casa un altro pugliese che si chiama Giuseppe Conte». Lo ha detto a Bari la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, partecipando a un incontro elettorale a sostegno del candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Puglia, Raffaele Fitto.

MELONI: «CANDIDATURA FITTO, ATTO D'AMORE» -  «Abbiamo da una parte Michele Emiliano che in questi anni ha usato la Puglia come trampolino di lancio per la politica nazionale, poi non c'è riuscito e si è dovuto ricandidare qui, e dall’altra parte invece credo che sia una grande scelta d’amore quella di Raffaele fitto che sceglie di rinunciare a un incarico internazionale addirittura per tornare a occuparsi della sua terra».

Lo ha detto la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, partecipando a Bari a un incontro elettorale a sostegno dell’europarlamentare Raffaele Fitto, candidato alla presidenza della Puglia per il centrodestra.

«Questa è una regione - ha detto Meloni - che può e deve avere molto di più, una regione che in questi anni da Michele Emiliano è stata trasformata in una sorta di assumificio di amici e parenti con una moltiplicazione delle agenzie che servivano semplicemente a moltiplicare le poltrone per accontentare più gente possibile e comprare così il suo consenso. Questa è una regione che sul piano infrastrutturale, sul piano della sanità e della lotta al Covid ha dato risultati pessimi, non parliamo della Xylella e della spesa europea per il sostegno all’agricoltura».

«NOI INSIEME PER LE IDEE, LORO PER IL POTERE» - In Puglia, ha continuato la Meloni,  «da una parte c'è un centrodestra che sta insieme per scelta, che sta insieme perché ha una visione comune, compatibile, perché da sempre governa insieme nelle regioni, nei comuni e quando è stata al governo nazionale e dall’altra abbiamo una compagine di governo di gente che sostanzialmente si sputa in faccia dalla mattina alla sera, che dichiara di schifarsi».

«Per me è una grande fotografia - ha aggiunto - il fatto che la compagine che sostiene Conte al Governo della nazione qui abbia quattro candidati che corrono l’uno contro l’altro insultandosi e che quando dicono di stare insieme, lo dicono solo per impedire ai cittadini di mandare al governo chi vorrebbero mandarci, cioè noi. Noi siamo insieme per visione per idee e per scelta, loro stanno insieme per interesse e per mantenersi al potere». 

«IL GOVERNO BRANCOLA NEL BUIO» -  «A pochissimi giorni dalla riapertura dell’anno scolastico il governo ancora brancola nel buio», ha detto Giorgia Meloni, a margine dell'incontro.

«Abbiamo provato in ogni modo con Fratelli d’Italia e gli altri partiti di opposizione a collaborare per garantire una riapertura insicurezza - ha aggiunto - , perché in tutto il resto d’Europa le scuole sono già riaperte prima della chiusura. Ma il ministro Azzolina non aveva altre idee che spendere centinaia di milioni di euro per inutili banchi a rotelle. È un governo scandaloso che non sa cosa fare».

«RINVIO ELEZIONI NON ESISTE» -  «Penso che il rischio del rinvio delle elezioni non esista. Credo che l’unica ragione per la quale questo Governo vorrebbe rinviare le elezioni è che rischia di perderle, esattamente come l’unica ragione per la quale paventano la possibilità che non riaprano le scuole è per non far vedere che non avevano uno straccio di idea su come riaprire in sicurezza».

«Continuo a dire - ha aggiunto la leader di Fratelli d’Italia - che nel resto d’Europa hanno riaperto le scuole nel precedente anno scolastico e non hanno dati sui contagi diversi dai nostri, così come non mi pare che nel resto d’Europa sia sospesa la democrazia». "Per cui - ha concluso - se il Governo vuole istituire una dittatura forse se ne deve assumere la responsabilità. Per quello che ci riguarda noi voteremo il 20 e 21 settembre». 

«INNEGABILE CONTAGI-SBARCHI» - «Penso che non si possa negare il nesso tra il ritorno dei contagi e il non governo dei flussi migratori e credo che sia scandaloso che persone che sono state elette direttamente dai loro cittadini come i governatori debbano stare lì a subire le scelte di governi che nessuno ha scelto e di presidenti del consiglio che nessuno ha mai avuto la possibilità di votare». Così ha risposto Giorgia Meloni alla domanda dei giornalisti sul braccio di ferro tra Governo e Regione Sicilia sulla chiusura degli hotspot per migranti.

«Penso che il presidente Musumeci abbia ragione. Penso - ha aggiunto Meloni - che sia obiettivamente intollerabile che questo Governo che rincorreva gli italiani sulle spiagge con i droni oggi lascia che ci siano migliaia di immigrati clandestini che arrivano, che spesso sono contagiati e si danno alla macchia. Non si è capito perché quei droni oggi non li abbiamo più». 

 

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