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Foggia, ministro Lamorgese inaugura nuova sede Dia: migranti protestano durante visita

 
Redazione online

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«Qui poche denunce», ha ribadito il ministro dell'Interno

Sabato 15 Febbraio 2020, 10:58

11:18

«Teniamo conto di un’altra cosa: qui abbiamo mandato 91 uomini, quindi abbiamo operato in maniera concreta con un numero elevatissimo di forze di polizia. Statisticamente parlando è di molto sceso il numero dei reati verificatesi nell’ultimo periodo». Lo ha detto la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, a Foggia per l’inaugurazione della sede della Dia.
Sull'ordigno fatto esplodere la scorsa notte a Lucera (Foggia) ai danni di un negozio di abbigliamento pronto per l'inaugurazione, la ministra ha detto: «Si vedranno quelle che sono le motivazioni della bomba piazzata ieri notte. Dobbiamo guardare nel complessivo, la risposta c'è stata ed è stata una risposta forte e i risultati si vedono. Essere qui oggi insieme a tutte le istituzioni è un grande segnale che diamo alla città di Foggia». «Il problema di questo territorio sono sempre le denunce che sono troppo poche». Lo ha detto la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, rispondendo alla domanda di un cronista sul numero sempre basso di cittadini che denunciano il malaffare a Foggia. «Anche su quello lavoreremo: ci sarà un cambio di rotta - aggiunge -. Il 10 marzo sarò qui a Foggia all’inaugurazione dell’anno accademico perché ritengo importante la presenza del Ministro dell’Interno che possa parlare ai giovani di legalità in questo territorio. Tutti operiamo per il bene di questo paese e Foggia e i suoi cittadini hanno il diritto di esercitare i propri diritti di libertà».

PROTESTA DEI MIGRANTI - Una ventina di migranti sta protestato davanti all’ingresso della nuova sezione distaccata della Dia, a Foggia, inaugurata stamattina alla presenza della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese. I migranti, molti dei quali residenti nei due ghetti di Borgo Mezzanone e nel Gran Ghetto, chiedono il rilascio di «documenti di soggiorno». Hanno esposto anche uno striscione con la scritta: «Per vincere lo sfruttamento ci serve il documento».

(foto e video Maizzi)

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