TRANI - Il ritorno alla frizione di opere custodite nei depositi del Ministero dei beni culturali, da una parte, il ritorno alla quasi totale utilizzazione del Castello svevo di Trani, dall’altra. Da questo incrocio può nascere il rilancio di un importantissimo volàno turistico della città, che negli ultimi tempi è stato aperto fin troppo a singhiozzo a causa della carenza di personale.
Cominciamo dalla cronaca, e quindi dalla mostra che sarà inaugurata oggi, mercoledì 12 ottobre, alle 18, nel maniero federiciano di piazza Re Manfredi, dal titolo «La collezione della Regina Margherita da Napoli a Trani». Si tratta di un’esposizione, di durata triennale, di opere d’arte della Regina Margherita di Savoia finora custodita nei depositi del Palazzo reale di Napoli e che fino ad ottobre 2025, salvo prolungamenti, saranno ospitate in un nuovo e suggestivo allestimento collocato nelle «Casematte» al secondo piano del castello che con l’occasione, come già detto, amplierà notevolmente i propri orari di apertura al pubblico.
L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto «Cento opere tornano a casa. Dai depositi ai musei», curato dalla Direzione generale dei musei e dall’Ufficio di gabinetto del Ministro della cultura. Attraverso questo allestimento si vuole portare alla luce, anche in nuovi contesti museali, opere custodite all’interno dei depositi per una maggiore valorizzazione dello straordinario patrimonio culturale italiano. Saranno presenti al vernissage: Massimo Osanna, direttore generale dei musei; Caterina Bon di Valsassina, già consigliere del ministro della cultura; Francesco Longobardi, direttore del castello; Amedeo Bottaro, sindaco di Trani; Bernardo Lodispoto, sindaco di Margherita di Savoia; Pasquale Casillo, della Molino Casillo group. In occasione dell’inaugurazione l’ingresso sarà gratuito. A partire da domani, giovedì 13 ottobre, l’allestimento ed il castello saranno visitabili negli orari di apertura con il normale biglietto di ingresso: intero 5 euro; ridotto 2 euro.
Ebbene, proprio a partire da questa nuova esperienza artistica il castello tornerà fruibile tutti i giorni, dal martedì al sabato, con orario continuato dalle 8:30 alle 18:30, mentre la domenica dalle 8:30 alle 12:30. Il lunedì sarà giorno di chiusura. I biglietti sono acquistabili automaticamente in loco, oppure on-line in prevendita sul sito della Direzione regionale dei musei di Puglia. Attualmente è in corso la gara per l’affidamento dei servizi di biglietteria ed altro al nuovo concessionario: il castello di Trani ne è sprovvisto dal 2020. La più bella notizia, però, è il raddoppio del personale disponibile. Nel periodo di maggiore criticità il maniero sul mare di Federico II ha avuto appena 4 assistenti alla fruizione, vigilanza ed accoglienza: adesso ve ne sono il doppio, vale a dire otto, e proprio grazie alla loro presenza è stata possibile l’estensione degli orari di apertura, quasi come ai vecchi tempi.
Va anche precisato che saranno visitabili primo e secondo livello, con la già citata sala delle Casematte in cui è allestita la mostra, il cortile ed i camminamenti esterni. Altre parti del castello non saranno ancora fruibili, ma dovrebbero esserlo dal 2023, quando dovrebbe arrivare ulteriore personale grazie ai concorsi in atto. Tutto questo rientra nelle attività che ricadono sotto l’egida del Ministero dei beni culturali, mentre la cura del fossato e del verde in esso contenuto è del Comune di Trani e non sempre lo stato dei luoghi si presenta brillante come meriterebbe. In ogni caso, il peggio sembra finalmente alle spalle e, dopo anni di sofferenze fra lavori di restauro, covid e personale carente, finalmente ci si sta avviando verso una nuova era che sembra riallacciare il Castello svevo di Trani ai tempi d’oro di una volta.