Mercoledì 19 Novembre 2025 | 19:39

La ministra Locatelli a Gravina: «Lavorare insieme è la vera forza». La Consulta Disabilità modello per il Sud

La ministra Locatelli a Gravina: «Lavorare insieme è la vera forza». La Consulta Disabilità modello per il Sud

 
Marina Dimattia

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Marina Dimattia

Mercoledì 19 Novembre 2025, 15:39

«Sapere che c’è un gruppo di supporto stabile a livello territoriale, che in questo caso è una consulta, è bello perché denota una crescita nella consapevolezza che se si lavora insieme, si lavora meglio». Alessandra Locatelli, titolare del dicastero per le disabilità, in visita a Gravina nella giornata di ieri, ha puntato dritto al cuore della questione. Perché la presenza nel «Sud Italia di una Consulta per le politiche a favore delle persone con disabilità, raccordo tra istituzioni, associazioni e cittadini, è occasione di orgoglio locale e nazionale». Ma al di là della Consulta, organo democratico di proposta e confronto, le conquiste di Gravina nell’ambito dell’abbattimento delle barriere architettoniche sono state più di una, e tra le più rilevanti figurano l’ingresso nella chiesa Cattedrale e nella sala consiliare. Le ha elencate alla Ministra Urbano Lazzari, tra i componenti attivi della Consulta. «Ho conosciuto la Ministra al G7 Inclusione e disabilità nel 2024 ad Assisi e le ho parlato della Consulta istituita a Gravina nel 2018. Mi sono imbattuto nella sua reazione di sorpresa, così ho approfittato per invitarla a vedere da vicino la nostra realtà», ricostruisce Lazzari prima di spiegare la nuova iniziativa su cui sono rivolte le energie della Consulta: «stiamo lavorando alla costituzione di una associazione sportiva di persone con disabilità». A garantire massimo sostegno alla Consulta è da sempre l’amministrazione comunale che ha «concesso una sede all’associazione presso l’ex mattatoio in via San Sebastiano - ha spiegato il sindaco Fedele Lagreca – avviando un percorso che prosegue spedito verso numerosi obiettivi nell’interesse dell’intera città». Uniti dall’invisibile filo rosso di un destino avverso, ha preso la parola anche un coro di genitori: «non definiteci speciali, ma che affrontiamo ogni giorno qualche difficoltà in più degli altri», insieme ai rappresentanti delle associazioni ANFASS, Mi.Cro. Italia OdV, ANMIL, "Apriamo le Porte", Unione italiana ciechi e ipovedenti. «Non chiediamo pietà, né privilegi, né miracoli, ma strumenti concreti affinché le famiglie ricevano un aiuto utile anche a non sentirsi sole», hanno chiesto alla Ministra. Alla Locatelli il compito di rassicurare, facendo leva soprattutto sul decreto 62 del 2024, «cuore della riforma della Disabilità, arrivata dopo 15 anni - ha spiegato la Ministra - che semplifica il sistema di accertamento dell’invalidità civile, eliminando le visite di rivedibilità, introduce il Progetto di vita, e garantisce la presa in carico della persona con disabilità superando le estreme frammentazioni tra le risposte sanitarie, socio sanitarie e sociali. Particolare attenzione va anche al caregiver familiare convivente e prevalente che non vuole essere sostituito, ma accompagnato, guidato, tutelato anche dal punto di vista economico. Si introduce, inoltre, il principio dell’accomodamento ragionevole e si aggiorna il linguaggio sulla disabilità, abolendo dalle leggi ordinarie parole come handicappato e portatore di handicap - ha concluso -  per parlare finalmente di Persone, Persone con disabilità».

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