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Riapre l'ex istituto Nautico a Bari: da oggi è una residenza universitaria

 
Redazione online (Foto Donato Fasano)

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Emiliano: «È uno dei motori del cambiamento del Libertà»

Lunedì 14 Luglio 2025, 17:20

L’ex Istituto nautico di Bari, simbolo dell’identità marinara della città, è nuovamente a disposizione della collettività. Dal 15 al 17 luglio sarà visitabile e sarà sede di eventi. Dopo un lungo lavoro di recupero e restauro, da oggi diventa una residenza universitaria da 80 posti letto.

«Questa era un’idea che sognavo sin da quando ero sindaco di Bari. Quando sono diventato presidente della Regione e l’immobile è stato trasferito alla società immobiliare della Regione Puglia, abbiamo subito deciso di trasformarlo in una residenza universitaria - ha commentato il presidente della Regione Michele Emiliano -. Bisogna immaginare questa struttura come uno dei motori del cambiamento positivo del quartiere Libertà, un quartiere che considero tra i più forti e complessi della città, pieno di difficoltà ma anche di energia e potenzialità, capace di ridisegnare da sé il proprio destino e quello del centro cittadino. Proprio qui - ha concluso Emiliano - si respira l’anima più autentica di Bari. Ci auguriamo che, anche grazie a questa nuova residenza universitaria, il Comune di Bari possa accelerare il percorso di miglioramento della qualità della vita per tutti i cittadini di questo straordinario quartiere».

Per l’assessore Leo, «la rinascita dell’ex Istituto Nautico è la rappresentazione concreta della visione strategica che la Regione Puglia ha scelto di adottare per il futuro del diritto allo studio. È solo uno dei tanti progetti che in questi anni ci ha visti impegnati in un percorso più ampio che stiamo portando avanti su tutto il territorio regionale, con l’obiettivo di coniugare la tutela e la valorizzazione del nostro patrimonio edilizio storico con le esigenze reali degli studenti e delle loro famiglie».
«Avevamo un immobile di pregio non utilizzato ed in stato di totale abbandono. Avevamo la possibilità di proporre un intervento di recupero all’insegna della sostenibilità ambientale. Bisognava «solo» partecipare al primo bando utile ed essere pronti ed attenti a presentare un progetto valido e meritevole di essere finanziato. Ci siamo riusciti», ha commentato il presidente Adisu Puglia, Alessandro Cataldo.

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