Sabato 06 Settembre 2025 | 19:36

Omicidio di Franco Dogna, l'informatico ucciso a Santo Spirito: fermato Antonio Rizzi, pregiudicato 42enne di Bitritto

 
Redazione online (Foto-Video Donato Fasano)

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Il presunto assassino incastrato dalle tracce di sangue e dalle telecamere. Folla al funerale del dipendente di Exprivia. Il parroco: «Era una persona buona e gentile»

Lunedì 13 Gennaio 2025, 16:49

14 Gennaio 2025, 09:18

BARI - I Carabinieri della Compagnia di Bari San Paolo hanno eseguito il fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica di Bari nei confronti di Antonio Rizzi, 42enne di Bitritto, con precedenti per reati contro il patrimonio e maltrattamenti in famiglia, ritenuto il presunto autore dell’omicidio di Francesco Dogna.

Le indagini coordinate dalla pm Carla Spagnuolo hanno consentito di analizzare le tracce di sangue e le telecamere presenti nella zona. In questo modo i carabinieri ritengono di aver acquisito gravi indizi di colpevolezza sul conto dell’uomo in ordine all’omicidio. La Procura ha così disposto il fermo. Nelle prossime ore, dopo l'interrogatorio, il 42enne verrà portato in carcere a Bari.

Dogna, come emerso dall’autopsia svolta sabato dal dottor Davide Ferorelli dell’istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari, è stato ucciso con decine di fendenti (probabilmente con un coltello) nel suo appartamento nella notte tra martedì e mercoledì. Alcuni vicini hanno riferito di aver sentito urla provenire dall’appartamento di Dogna proprio quella notte. Sulle scale della palazzina e per strada gli inquirenti hanno trovato e repertato decine di macchie di sangue, forse lasciate dal killer durante la fuga.

IL FUNERALE A SANTO SPIRITO, LE PAROLE DEL NIPOTE DI DOGNA

Ha fatto appello alla «giustizia, necessaria per una persona buona e gentile», don Fabio Campione, parroco della chiesa dello Spirito Santo di Bari in cui sono in corso i funerali di Francesco Dogna, il 63enne trovato morto mercoledì nella sua casa del quartiere Santo Spirito. Il parroco ha poi lasciato che la cerimonia la svolgesse un altro prete, cugino di Dogna, che ha ricordato «l'amicizia, la stima, l'amabilità di Franco, che tutti noi abbiamo conosciuto». Questa vicenda, ha aggiunto il parroco, ricorda «il senso di fragilità delle nostre esistenze, e di come siamo nostro malgrado vittime degli avvenimenti».

«Eri un uomo unico e speciale, ti chiamavo zio 2.0. Eri più di uno zio: eri un amico, un fratello e un compagno di avventure. Insieme abbiamo vissuto momenti indimenticabili». Così un nipote di Francesco Dogna, il 63enne trovato morto mercoledì mattina nella sua casa del quartiere Santo Spirito di Bari, nel corso dei funerali celebrati oggi nella chiesa dello Spirito Santo.
«Ovunque andassi lasciavi il segno, avevi la capacità di far sentire tutti speciali. Eri una persona capace di unire e di creare legami che duravano una vita. Ogni occasione era un momento da ricordare, ora anche le cose più semplici vissute insieme saranno speciali. Zio, ti ringraziamo per tutto quello che ci hai dato», ha aggiunto. Il discorso è stato seguito da un lungo applauso, lo stesso che ha accompagnato il feretro di Dogna all’uscita dalla chiesa. 

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