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Bari, FdI: «Parcheggio Ikea a Mungivacca nel degrado, abbandonato da anni»

 
Redazione online

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«Modello fallimentare da parte dell'amministrazione attuale»

Giovedì 31 Agosto 2023, 11:50

BARI - «Il parcheggio di scambio della stazione di Mungivacca, o Ikea, resta uno dei simboli di incuria e degrado e rappresenta un modello fallimentare da parte dell'amministrazione di centrosinistra guidata dal sindaco dei selfie, Antonio Decaro». Comincia così la nota diffusa dal gruppo Fratelli d'Italia che ha effettuato un vero e proprio sopralluogo nella zona, evidenziandone il degrado: «"Sponsorizzato" dall'ex assessore alla Mobilità e attuale primo cittadino, quel nodo che avrebbe dovuto rappresentare una panacea per decongestionare il traffico barese con la formula park & ride, è diventato un monumento all'abbandono. A distanza di anni, nonostante le nostre ripetute denunce e sopralluoghi, non si registra un solo atto concreto di questa amministrazione per risolvere un problema che rappresenta un vero e proprio bubbone».

«Ancora una volta, tutto ciò chè è alla periferia del centro Murattiano passa in secondo o terz'ordine. Più che un parcheggio di scambio, quello della stazione di Mungivacca (a ridosso del centro commerciale Ikea) è ormai un'area destinata ad altri tipi di scambi, considerato il tappeto di «cimeli» disseminati su tutta la superficie che era stata realizzata  per ospitare centinaia di auto ovvero offrire un luogo fruibile per la collettività del quartiere . Invece, erbacce al posto degli stalli, pali dell'illuminazione divelti, opere di arredo urbano devastate e verde ormai in stato di abbandono. Il coordinamento cittadino di Fratelli d'Italia Bari, ancora una volta, stigmatizza l'incuria e la negligenza del sindaco Decaro e dei suoi assessori, evidentemente poco adatti al ruolo ricoperto».

«Giardino pubblico, area a verde, parcheggio di scambio: l'amministrazione è sorda -. precisa il capogruppo consiliare Fdi al Comune, Antonio Ciaula - Ci sono quattro proposte, possiamo fare quello che vogliamo. L'importante è che l'amministrazione si dia da fare e renda questo posto fruibile per la collettività». Per il consigliere del II municipio, Virginia Ambruosi «A maggio 2021 ho presentato un'interpellanza sul tema, ma è rimasta inascoltata. Ad oggi ancora tanto silenzio, il museo del degrado resta lì». Per Nazzareno Chimienti, referente del Dipartimento tutela vittime di Fratelli d'Italia Bari «è possibile ripristinare questa zona completamente isolata, deserta e in totale stato di abbandono».  

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