Domenica 07 Settembre 2025 | 00:57

Bari, inaugurato murale della legalità dedicato a Falcone e Borsellino

 
Redazione online (foto e video Donato Fasano)

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Redazione online (foto e video Donato Fasano)

Con i nomi degli uomini e delle donne morti con loro nelle stragi di Capaci e via D’Amelio, nel 1992. E poi quattro operai, a simboleggiare tutti i lavoratori che in Italia perdono o rischiano la vita. Realizzato da Kris Rizek è un dono di Uil Puglia

Venerdì 19 Maggio 2023, 10:45

11:51

BARI - Da una parte Giovanni Falcone, dall’altra Paolo Borsellino, con i nomi degli uomini e delle donne morti con loro nelle stragi di Capaci e via D’Amelio, nel 1992. E poi quattro operai, a simboleggiare tutti i lavoratori che in Italia perdono o rischiano la vita mentre svolgono la propria professione. E’ il murale della legalità realizzato dall’artista Kris Rizek e che la Uil Puglia ha voluto regalare alla città di Bari per ricordare le vittime di mafia e sui luoghi di lavoro.

L’opera, lunga 14 metri, è stata inaugurata oggi, in via Falcone e Borsellino, sul muro che delimita l’area delle ex casermette, destinata a ospitare il nuovo parco della giustizia. Presenti, fra gli altri, il segretario generale Uil nazionale Pierpaolo Bombardieri, il sindaco di Bari Antonio Decaro, il procuratore della Repubblica Roberto Rossi e Matilde Montinaro, sorella di Antonio, il capo scorta di Falcone morto nella strage.

Bombardieri ha ricordato gli «eroi che hanno perso la vita per dare a questo Paese una speranza. Ci auguriamo - ha aggiunto - che questa opera possa aiutare tutti a non dimenticare e consegnare ai giovani la memoria di chi si è sacrificato per continuare a migliorare il Paese».

Decaro ha ringraziato per il murale che tiene insieme «il tema della sicurezza sul lavoro, della legalità e della giustizia» rendendo omaggio ai «magistrati che con le loro scorte hanno sacrificato la vita in nome di valori come rispetto e democrazia. Chi passerà da qui - ha detto - vedrà le immagini dei due magistrati e si ricorderà le regole e i valori ai quali ci dobbiamo ispirare».

Emanuele Ronzoni, segretario organizzativo Uil nazionale e commissario straordinario Uil Puglia, ha evidenziato che l’opera è un «esempio per riconoscere il valore di persone che hanno perso la vita per difendere la democrazia».

PROCURATORE ROSSI: CRIMINALITA' CONTINUA A ESSERE FORTE

«Le vittorie dello Stato rispetto alla criminalità organizzata a volte fanno ritenere che tutto sia risolto, ma non è così perché la criminalità organizzata continua a essere forte. Occorre grande attenzione perché la vera sconfitta del fenomeno è la coscienza delle persone». Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Bari, Roberto Rossi, a margine della presentazione del murale della legalità donato da Uil Puglia alla città di Bari. «Chi denuncia - ha proseguito - ha più fiducia nello Stato rispetto ad altri, questa fiducia la devono avere i cittadini. Abbiamo tante insufficienze e questo può creare timori, ma abbiamo anche tanta buona volontà per sconfiggere la criminalità».
Rossi ha parlato anche delle vittime sul lavoro, spiegando che «è una grandissima piaga, perché lavorare e morire è una contraddizione morale che nessuno può più accettare». Occorre quindi «una grande alleanza fra imprenditori, sindacati, forze dell’ordine, Procure. Chiunque intervenga deve avere come obiettivo la salute dei lavoratori».

DECARO: PARCO DELLA GIUSTIZIA, FRA UNA SETTIMANA LE PRIME DEMOLIZIONI

«Fra una settimana partiranno le prime demolizioni» propedeutiche alla realizzazione del nuovo parco della giustizia di Bari. Lo ha detto il sindaco Antonio Decaro, a margine della presentazione del murale della legalità donato da Uil Puglia alla città di Bari, che riproduce le immagini di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. «Mi fa piacere che sia stato scelto proprio questo muro - ha aggiunto -. E’ un luogo simbolico perché chiunque passerà da qui guarderà le immagini di Falcone e Borsellino, due persone che insieme alle loro scorte hanno sacrificato la vita per i valori della libertà, della democrazia, del rispetto delle regole, della legalità». «Chi passerà da qui - ha concluso - avrà quei principi e quei valori come ispirazione per la quotidianità». 

MATILDE MONTINARO: LE MAFIE PASSEGGIANO NELLE NOSTRE VIE

«Siamo a 31 anni dalla strage di Capaci e credo che il nostro Paese abbia sempre la necessità di ricordare quello che è successo, quelle vite spezzate su quell'autostrada diventata famosa in tutto il mondo». Lo ha detto Matilde Montinaro, sorella di Antonio, il capo scorta di Falcone morto nella strage del 1992, a margine della presentazione del murale della legalità donato da Uil Puglia alla città di Bari, che riproduce le immagini di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
«Quelle vite - ha aggiunto - sono quelle di Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Antonio Montinaro e Rocco Dicillo. Sono nomi che vanno ricordati perché rappresentano dignità e identità. Non vanno rinchiusi in un nome collettivo, che è quello della scorta». «Da allora - ha spiegato Montinaro - sono stati fatti molti passi avanti, ma non bisogna abbassare la guardia perché le mafie passeggiano nelle vie dei nostri paesi e c'è bisogno dei nostri occhi, non della delega ai magistrati o alle istituzioni, ognuno di noi deve fare la propria parte».

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