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Bari, sit-in di protesta all'ex Socrate: i migranti non rientreranno nell'immobile

 
Redazione online (foto Luca Turi)

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È l'esito di un incontro con il sindaco Decaro

Martedì 29 Dicembre 2020, 11:32

14:48

Dovranno lasciare l’ex liceo Socrate di Bari, dichiarato inagibile, i circa sessanta migranti residenti che un decennio fa hanno occupato l’immobile e da allora vivono lì. Nel corso di un incontro tra una delegazione di residenti e associazioni con il Comune, è stato deciso il trasferimento concordato temporaneo dei migranti in strutture o case di comunità che l’amministrazione comunale metterà a disposizione già nei prossimi giorni, in attesa che si ricostruisca l’immobile. Per la ricostruzione o ristrutturazione sarà convocato un tavolo tecnico che stabilità risorse, tempi e modalità del recupero della struttura. L'incontro con il sindaco Antonio Decaro è avvenuto mentre sotto la sede di palazzo di città i migranti e i rappresentanti di diverse associazioni e collettivi cittadini manifestavano con lo striscione «l'ex Socrate non si tocca». Nella struttura il 22 dicembre scorso è scoppiato un piccolo incendio a seguito del quale una ispezione dei Vigili del fuoco ha evidenziato la inagibilità per problemi strutturali e quindi di sicurezza. Prima di incontrare il sindaco la delegazione è stata ricevuta in Prefettura dove ha consegnato un documento con il quale i residenti chiedono un impegno a dare attuazione al protocollo d’intesa sottoscritto nel 2014 che prevedeva un "progetto di autorecupero» dell’edificio».

«Il Comune ha ribadito la disponibilità a soluzioni di accoglienza alternativa nell’immediato». E’ quanto spiega una nota del Comune di Bari relativa alla vicenda dell’ex liceo Socrate, diffusa a margine di un incontro che si è tenuto questa mattina tra una delegazione di residenti e il sindaco Antonio Decaro. Nell’incontro «è stato illustrato loro il progetto relativo all’immobile, redatto in forma preliminare - si legge nella nota - e gli atti relativi al finanziamento comunale e al co-finanziamento ottenuto dallo Stato. È stata data la massima disponibilità per riattivare un tavolo di co-progettazione, al fine di proseguire il percorso condiviso che ha come base il protocollo sottoscritto nel 2014, con la partecipazione di diversi attori istituzionali e soggetti del mondo dell’associazionismo attivo». L'amministrazione comunale, infine, «ha dato la sua disponibilità a partecipare al tavolo che sarà convocato in Prefettura, per gestire il coordinamento delle fasi di attuazione del protocollo valorizzando l’esperienza maturata in questi anni dalla comunità dei residenti».

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