Nuove e più moderne strutture sanitarie e laboratori, un modello di presa in carico del paziente più rapida, una nuova segnaletica bilingue e una più efficace valutazione dell’emergenza dei casi in arrivo sono alcune delle innovazioni introdotte nel nuovo pronto soccorso del Policlinico di Bari, inaugurato oggi alla presenza, tra gli altri, del direttore generale del Policlinico, Giovanni Migliore, del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e del sindaco di Bari, Antonio Decaro.
«Il Policlinico - ha spiegato Migliore - scommette su un modello di accoglienza diverso, sperimentando la comunicazione come strumento per ridurre al minimo i contrasti con chi si trova nelle aree di emergenza». Questo «Pronto soccorso - ha aggiunto - si estende su una superficie che complessivamente è di quasi duemila metri quadrati su due percorsi distinti». «Ci sarà una distinzione per i pazienti che effettivamente hanno la necessità di essere accolti in emergenze-urgenza - ha evidenziato Migliore - e che avranno un percorso privilegiato, con tutti i servizi». «Un accesso al Pronto soccorso costa 300 euro, e noi spendiamo mediamente 17 milioni di euro l’anno - ha concluso Migliore - i professionisti ci sono e adesso avranno una struttura totalmente rinnovata e all’avanguardia in Italia»
«Quello del Policlinico di Bari è uno dei pronto soccorso migliori d’Italia, la stessa cosa sta accadendo nel resto della Puglia dove stiamo ristrutturando questi reparti». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, inaugurando questa mattina il nuovo Pronto soccorso del Policlinico.
«I pronto soccorso di Lecce, di Foggia, di Bari, Brindisi, Taranto e Barletta - ha sottolineato - saranno profondamente cambiati: il modello di accoglienza è stato studiato ed è uguale per tutti i pronto soccorso». «Ci siamo resi conto - ha aggiunto - che la percezione negativa del sistema nel suo complesso derivava soprattutto dalle difficoltà nell’accoglienza, non tanto dei pazienti che venivano gestiti sempre secondo le regole, ma soprattutto dei loro accompagnatori: situazioni impossibili di attesa, informazioni che non arrivavano mai, ansia che lievitava a dismisura». «Questa riflessione - ha precisato Emiliano - ha dato vita ad una progettazione di un modello di pronto soccorso che pensa al paziente senza trascurare il rapporto con i congiunti, con gli accompagnatori. Soprattutto abbiamo creato un ambiente civile, perché le persone vanno rispettate anche quando sono al pronto soccorso».
«La sanità pugliese è stata profondamente risanata, l’abbiamo riorganizzata». Lo ha sottolineato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, inaugurando il nuovo Pronto soccorso del Policlinico di Bari. «Era difficile per i cittadini percepire tutto il lavoro che è stato fatto - ha aggiunto - compresa l’assunzione di cinquemila persone che hanno compensato anche ai tanti pensionamenti» e che ad oggi ci porta ad avere «un saldo positivo di oltre 500 dipendenti in più rispetto a quattro anni».
«Adesso - ha rilevato - comincia il lavoro sulla percezione».
«È dura - ha proseguito - perché in quattro anni cambiare tutto quello che in tanti anni nel passato era rimasto identico non è facile, ma ce la stiamo mettendo tutta, grazie a una fortissima spinta di popolo e con l’aiuto dei dipendenti del sistema sanitario regionale pugliese». «In poche unità - ha rimarcato - perché sono 15mila in meno che in Emilia Romagna a parità di abitanti: non so come abbiamo fatto a reggere questa differenza tra Nord e Sud, ma i nostri dipendenti stanno facendo il loro dovere».
Emiliano ha poi sottolineato che «mi stanno aiutando moltissimo i tanti cittadini che mi chiamano al telefono per segnalarmi le cose che non vanno». «L'ultima telefonata - ha ricordato - è di pochi minuti fa: il mio numero di telefono è fondamentale perché il presidente sappia quello che succede in ogni ambulatorio, in ogni luogo, in ogni lista d’attesa».
«Bisogna che io sappia - ha rilevato - perché se nessuno mi segnala le cose è più difficile intervenire e capire, per esempio, quando qualcuno si comporta male e prendere provvedimenti, tutelando tutti quelli che si comportano bene, che sono il 99,9 per cento».
«La sanità - ha concluso - va gestita tutti insieme perché io non posso essere ovunque: ho bisogno dei cittadini, ho bisogno dei dipendenti e di creare una comunità che farà l’orgoglio della Puglia»
«Oggi inauguriamo una nuova struttura, di grande qualità estetica funzionale che ridurrà sicuramente i tempi di attesa e migliorerà il percorso di emergenza per i pazienti, restituendo loro in primo luogo la dignità. Quando sono iniziati i lavori per il nuovo Pronto soccorso, mi ha colpito molto una frase del direttore che sottolineò come la prima cosa che avrebbero fatto sarebbe stata togliere il vetro antiproiettile, un modo per 'aprirè fisicamente il pronto soccorso ai pazienti, a dimostrazione del fatto che quanti nel Pronto soccorso lavorano quotidianamente sono lì proprio per i pazienti». Lo ha detto il sindaco di Bari, Antonio Decaro, partecipando questa mattina alla inaugurazione del novo pronto soccorso del Policlinico.
«Questo luogo non è solo il Pronto soccorso - ha detto - questo è un luogo di cura, di formazione, una sorta di città nella città e qui, grazie ad una sinergia istituzionale che non si è mai interrotta nel tempo, continueremo a lavorare, ciascuno per le proprie competenze, per trasformare il Policlinico in un’area a verde, ben servita dal trasporto pubblico grazie alla nuova stazione delle FAL, con un parcheggio multipiano - il Polipark - che abbiamo acquistato e che oggi ci consente di poter pensare di togliere le auto dall’interno del Policlinico». "Altre novità importanti - ha detto ancora - riguardano l'imminente apertura di una tavola calda, la realizzazione di un nuovo accesso al Pronto soccorso dall’altro lato della recinzione e, finalmente, l’istituzione di un CUP unico tra Policlinico e ASL all’interno dell’ex Centrale del Latte, che il Comune ha messo a disposizione della ASL. Credo che tutti questi passaggi dimostrino in maniera efficace che quando le istituzioni lavorano insieme per un obiettivo comune i risultati arrivano, e sono a beneficio di tutta la comunità».
(foto Luca Turi)