Un’un’araba fenice, il nuovo simbolo che Fedez si è fatto tatuare coprendo l’arto inferiore sinistro, fino al gluteo omolaterale e che ha mostrato al pubblico per celebrare la buona riuscita dell’intervento subito l’anno scorso per asportare il tumore al pancreas che gli era stato diagnosticato. Il tatuaggio – che il cantante dedica ai figli - mostra l’uccello mitologico, tradizionale simbolo di morte, resurrezione, immortalità ma anche recupero di potenza, ruolo, danaro.
“Le nostre passioni – dice Goethe - sono vere e proprie fenici. Come la vecchia è bruciata, subito la nuova esce dalle ceneri”. In Harry Potter, si legge “… le fenici, quando è giunto il momento di morire, prendono fuoco… e poi rinascono dalle loro stesse ceneri... Creature affascinanti le fenici”.
Ma, il rischio di infezioni o danni dalle tante e calcate sostanze coloranti utilizzate per la produzione della figura deve porre in guardia e porre delle riserve. Il primo rischio, la contaminazione microbiologica (batteri o virus), per Fedez, pare sia stato superato. La possibile reazione allergica (sa ipersensibilità o autoimmuni) a breve termine è da escludere sulla base del tempo trascorso. Potrebbe però, essersi instaurata una sensibilizzazione che potrebbe dare origine a reazioni in caso il soggetto usi la stessa sostanza che ha prodotto la sensibilizzazione allergica. Accade che il sistema immunitario identifica una sostanza come allergene. Questa fase si svolge in maniera silente dopo il primo contatto. I macrofagi individuano la sostanza penetrata nell'organismo e inducono la reazione dei linfociti, i quali producono IgE specifiche contro l'allergene stesso. Una particolare sensibilizzazione della pelle con un allergene potrebbe provocare, per esempio, lo sviluppo di allergia al cibo contenente lo stesso allergene. Il rischio, invece, collegabile alle eventuali sostanze chimiche potenzialmente pericolose contenute in numerosi coloranti e prodotti (per esempio, nichel, che alcuni inchiostri possono contenere), considerati tossici e/o cancerogeni utilizzati da operatori di poco scrupolo è sub iudice.
Il cantante, indubbiamente, si è fatto tatuare da persone responsabili, esperte ed abili, operanti in strutture igienicamente protette. Lo stesso si dovrebbe dedurre per i materiali utilizzati. In prospettiva, va detto che alcuni tatuaggi possono causare gonfiori o ustioni nell’eventualità che il soggetto si sottoponga a Risonanza magnetica esami di risonanza magnetica e che, sulle immagini radiologiche, nell’eventualità che il tatuato vi si sottoponga (RX) per esigenze diagnostiche, i pigmenti a base metallica dei tatuaggi possono alterare e non riprodurre l’esatto quadro relativo inutilizzando l’esame stesso.
Alla raccomandazione di affidarsi sempre a persone qualificate, serie ed operanti in ambienti protetti e che utilizzino strumenti e prodotti (inchiostri, coloranti, ecc.) garantiti, che, la parte del corpo prescelta per il tatuaggio non sia sede di nei o altre alterazioni acute o croniche, va aggiunto il consiglio di verificare spesso il disegno (pur senza cadere nell’ossessione) e, nel caso ci si avveda che la cute su cui il tattoo è presente, dovesse malauguratamente cambiare aspetto, oppure si presentino gonfiori a caviglie, piedi, mani, linfoghiandole ingrossate, ricorrere subito al medico di fiducia e, eventualmente, allo specialista dermatologo perché potrebbe trattarsi di una reazione allergica. Secondo il nostro Istituto Superiore di Sanità, più di un milione e mezzo (l’8% del totale, 12-18enni” sono gli italiani che si rivolgono al tattoo.