In Puglia e Basilicata
Una mela al giorno
16 Giugno 2022
Nicola Simonetti
Dieta a base di vegetali efficace per prevenire il cancro della mammella e non solo. Ma non tutti I vegetali sono uguali. Uno studio, eseguito su oltre 65.000 donne (età media, 52,8 anni), per 21 anni consecutivi, ha mostrato che le diete a base vegetale ad alto contenuto di cereali integrali, frutta e verdura sembrano essere più protettive contro il cancro al seno (ma anche contro il cancro in generale) rispetto alle diete ricche di prodotti vegetali trasformati, come succhi e patatine.
I risultati suggeriscono che la migliore dieta a base vegetale per la prevenzione del cancro al seno potrebbe essere una sana dieta a base vegetale comprendente frutta, verdura, cereali integrali, noci e legumi, ha detto la dott. Sanam Shah, dottoranda in epidemiologia Università Paris-Saclay, autore principale dello studio. ;
Al contrario, una dieta malsana a base vegetale comprendente un consumo maggiore di prodotti principalmente trasformati di origine vegetale, come cereali raffinati, succhi di frutta, dolci, dessert e patate, sarebbe peggiore per la prevenzione del cancro al seno… Vanno valutate le differenze di qualità dei cibi assunti e, finora, pochi studi lo hanno verificato. A differenza di altri studi, i ricercatori francesi hanno anche valutato l'effetto sulla salute di una graduale diminuzione dei prodotti animali nelle diete. Le diete a base vegetale non escludevano la carne, ma contenevano maggiori quantità di prodotti vegetali che animali. Durante il periodo di studio, a 3968 donne, è stato diagnosticato un cancro al seno. Coloro che hanno aderito a una dieta a base vegetale più salutare hanno dimostrato di avere un rischio inferiore del 14%, rispetto alla media, di sviluppare il cancro al seno, mentre le donne che hanno aderito a una dieta a base vegetale meno salutare avevano un rischio maggiore del 20% di sviluppare la malattia.
“Ma vi è differenza notevole tra qualità nutrizionale degli alimenti a base vegetale. Le diete di qualità a base vegetale – ha continuato la dr.ssa Shah - dovrebbero concentrarsi sulla varietà dei vegetali (bietole, verze, cavoli, cicorie, rape, cipolle, carciofi, carote, ecc.) usati per evitare carenze nutrizionali di ferro, zinco, calcio e vitamina B12”. Non si creda – dice il dott. Renzo Pellati – che il singolo ortaggio sia un forziere che contiene tutte le vitamine e ogni minerale. Il pomodoro, per esempio, è ben ricco di vitamina C ma povero di quelle del complesso B; le carote sono ricche di carotene ma non di vitamina C; gli ortaggi a foglia verde contengono acido folico (vitamina B6) che altre verdure non hanno. Quindi è importante portare a tavola, questa o quella, variando. In tal modo, il nostro organismo farà tesoro, di volta in volta, di quanto gli serve. La varietà è salute. “Come illustra lo studio – commenta. Megan McCrory, PhD, professore di ricerca di nutrizione, Boston University - le diete a base vegetale, nel loro insieme, non sono sempre sane e possono anche contenere nutrienti e alimenti meno desiderabili" (Nutrition 2022: Abstract OR07-03-22. Presentato il 14 giugno 2022).
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