MONOPOLI - In arrivo 4 soluzioni per l’eterno incompiuto, il Palasport di via Procaccia (campi alternativi) la cui posa della prima pietra avvenne nel lontano 1985. E oggi a distanza di 25 anni l’amministrazione guidata dal sindaco Emilio Romani cerca di venire a capo di un problema annoso lasciato sedimentare negli anni fra controverse vicende.
Lo stesso Romani, quindi, ha preso la decisione di affidare alla «3TI Progetti Italia - ingegneria integrata S.p.A» la realizzazione di uno studio di fattibilità che portasse nuovi lumi all’albero delle decisioni sul manufatto che è lì da anni. È ormai un monumento allo spreco di soldi pubblici in quanto mai utilizzato e inutilizzabile così com’è.
MONOPOLI - In 47 pagine la «Progetti Italia» spiega come l’attuale manufatto realizzato con elementi prefabbricati e completo delle coperture e delle tribune sia, nonostante le infiltrazioni d’acqua, ancora passibile di un completamento. La «Progetti Italia» riassume in quattro soluzioni le decisioni in merito al futuro dello stabile che nel frattempo ha visto il cambiamento delle misure regolamentari del basket rispetto agli anni ’80 quando fu concepito.
La prima è «di completamento» per un costo di 2,8 milioni di euro che lascia in pratica le cose così come stanno e alla fine permette un palazzetto da 2.600 posti, con servizi minimi, locali tecnici e spogliatoi lasciando l’area esterna non attrezzata. Il secondo scenario «di rifunzionalizzazione» (da 4,1 milioni di euro) costituisce un adeguamento della struttura esistente alle esigenze di recuperare aree per attività complementari, spazi ottenuti mediante una riduzione delle aree delle tribune, portando la capienza del palazzetto a 2mila spettatori aumentando gli spazi per le attività sportive e prevedendo anche un’area ristoro e un bar.
La terza ipotesi «di ampliamento» (4,5 milioni di euro) consente il mantenimento della capienza attuale di 2.600 spettatori, e l’aggiunta degli spazi relativi alle attività complementari e degli spazi di ristoro e inoltre l’organizzazione degli spazi esterni con teatrino, attività sportive all'aperto, area di gioco per i bambini e pista di skateboard. Il quarto scenario (da 9,3 milioni di euro) è detto «ex-novo» in quanto azzera l’attuale situazione attraverso una demolizione e prevede una nuova costruzione.
«Adesso almeno sappiamo quanto bisogna spendere per giungere a una soluzione - spiega il sindaco Romani - 2 milioni di euro li abbiamo, ma ritengo opportuno verificare anche la volontà della città sul da farsi perché la spesa è molto grande ed è anche giusto che sia pure la città a scegliere e decidere. Ora gli strumenti li abbiamo».
L’avv. Pierfelice Annese presidente della Fortitudo basket, ribadisce che «c’era già uno studio di fattibilità del giocatore Renzo D’Andrea ceduto gratuitamente al Comune con analisi di benefici e costi. Mi dispiace - prosegue - che non sia stato mai preso in considerazione».















