Bari, Fincantieri apre Centro innovazione e sviluppo in stabilimento Isotta Fraschini Motori

Ad Folgiero: «La somma di competenze di giovani, qui ne abbiamo presi 32, un territorio che ha a cuore gli sviluppi industriali, e un cliente importante come la Marina, daranno futuro a questa realtà»

Redazione online

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Mercoledì 01 Marzo 2023, 17:01

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BARI - «La somma di competenze di lungo periodo come quelle di un gruppo di giovani, qui ne abbiamo presi 32; un territorio che ha a cuore gli sviluppi industriali di lungo termine, e un cliente importante come la Marina, daranno futuro a questa realtà che è stata difesa con tanto coraggio». Lo ha detto l’amministratore delegato di Fincantieri, Pierroberto Folgiero, in occasione della inaugurazione di un Centro innovazione e sviluppo nello stabilimento Isotta Fraschini Motori a Bari. Il Centro si occuperà, tra l’altro, dello studio di nuovi sistemi di power management, che comprendano anche le energie rinnovabili, tra cui le fuel cell; l'avvio della progettazione di un nuovo motore che soddisfi le esigenze di ridurre le emissioni, con l’obiettivo finale dell’impiego di idrogeno. È intervenuto, tra gli altri, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.

«Qui in Puglia, con l’aiuto dell’accordo di programma della Regione - ha proseguito Folgiero - abbiamo preso 32 ingegneri di questa parte dell’Italia, molto bravi e molto competenti. Il primo investimento è nelle competenze e nei giovani. «E' chiaro che poi il cliente c'è, perché il cliente - ha evidenziato - è la Marina militare italiana che è stata sempre vicina a Isotta Fraschini anche quando la qualità doveva essere aumentata. È un cliente formidabile anche nell’evoluzione dei prodotti».

«Oggi - ha evidenziato Emiliano - è una giornata particolarmente importante per noi tutti perché veniamo coinvolti in una serie di pianificazioni che Isotta Fraschini sta realizzando nella propria attività industriale. Grazie alle nostre università, ai sindaci, al tessuto culturale della regione, siamo in grado di dare un grandissimo supporto ad una impresa che si identifica con la patria, nel senso che sia nelle attività civili che in quelle militari Fincantieri è in grado di rappresentare il paese con il massimo livello dell’impegno proiettato nel futuro».

«La transizione ecologica parte dal gas, che è una tecnologia matura; da nuovi motori più efficienti in grado di bruciare i carburanti nuovi, sono essenzialmente il metanolo, l’ammoniaca e l’idrogeno che andrà anche nei motori a combustione; e poi ci sono le celle a combustibile che andranno marinizzate: nel caso specifico che vogliamo accelerare e sviluppare velocemente con la Marina, dovranno essere addirittura interpretate in termini subacquei. Non puoi trattare aria insieme all’idrogeno perché faresti le bollicine, quindi hanno dei sistemi che lavorano l’ossigeno per garantire l'invisibilità che è la caratteristica dei sommergibili». Lo ha detto l’amministratore delegato di Fincantieri, Pierroberto Folgiero, in occasione della inaugurazione di un Centro innovazione e sviluppo nello stabilimento Isotta Fraschini Motori a Bari.

«L'industria militare è una necessità non è un hobby e neanche una cosa che ci rende entusiasti, però l'industria militare è una necessità». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, oggi in occasione della inaugurazione di un centro di innovazione e sviluppo nella sede di Isotta Fraschini Motori a Bari, alla presenza anche dell’ad di Fincantieri, Pierroberto Folgiero. Emiliano ne ha parlato a proposito delle innovazioni industriali che usino combustibili alternativi, ad esempio l’idrogeno. «Per chi la guerra l’ha fatta, e a me qualche volta sia pure in ambito diverso mi è capitato di farla la guerra - ha aggiunto - è meglio se sei più forte. Perché se fai le guerre e sei più debole, le perdi. Quindi noi ci auguriamo che grazie ad una tradizione, per esempio della Marina militare qui in Puglia, in particolare a Taranto, ci possano essere, e ci saranno, iniziative molto rilevanti per quanto riguarda il settore subacqueo». «Noi - ha sottolineato - ci auguriamo che questa innovazione 'turbinosà, che questi sistemi possano coniugarsi con la scelta che abbiamo fatto di candidare la Puglia e Taranto, in modo particolare, al centro dell’idrogeno nazionale». «Mi riferisco - ha spiegato - alla hydrogen valley di cui abbiamo iniziato a discutere con il presidente Drghi, e che ci auguriamo di proseguire». «Quando questo governo sarà uscito dalla fase del rodaggio - ha concluso - speriamo che abbia il tempo e la capacità di intuire le possibilità che la Puglia ha in questo ambito. La produzione dell’acciaio può avvenire col gas, ma avviene ancora meglio con l'idrogeno».

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